Le fabbriche sono sempre più digitali e interconnesse: la quarta rivoluzione industriale (o Industria 4.0, come viene chiamata dagli addetti ai lavori) è cominciata da tempo anche in Italia. In un’epoca di digitalizzazione di fabbrica, aumentare flessibilità e precisione, ottimizzando il processo produttivo, sta diventando un obiettivo imprescindibile per tutti coloro che ambiscono a raggiungere il massimo potenziale (efficienza, marginalità, competitività) nel settore manifatturiero.
In questo contesto, fatto di rapide e costanti innovazioni, c’è un aspetto che si sta rivelando sempre più importante: la pianificazione della produzione industriale.
Ma come fare per renderla sempre più efficiente e in linea con le esigenze del settore? In questo senso, la schedulazione della produzione si presenta come un alleato imprescindibile, di cui diventa sempre più difficile fare a meno. Vediamo insieme di che cosa si tratta e perché la sua adozione può rappresentare una vera svolta.
La schedulazione della produzione fa parte del processo di digitalizzazione dei processi produttivi in fabbrica, nata con il concetto di industria 4.0, che ormai permea l’attività delle aziende in Italia e nel mondo, per renderle più efficienti e attente all’ottimizzazione dei costi.
Principi base dello Scheduling
Nei processi produttivi industriali si parla di schedulazione (parola che deriva dall’inglese “scheduling”) di produzione e/o dei processi facendo riferimento a come il lavoro e i processi vengono messi in linea temporale uno dopo l’altro. Più in generale, la creazione di una schedulazione di progetto riguarda le modalità con cui sono messe in ordine tempistiche e scadenze, partendo da una pianificazione che limiti al massimo ritardi e stop-and-go di produzione.
Come funziona la schedulazione della produzione?
L’obiettivo principale è quello di creare sequenze di lavoro ottimali per le singole macchine, incrementando i livelli di efficienza e riducendo gli scarti, senza pregiudicare le date di consegna o le quantità di stock nei magazzini. Le attività svolte in ambito di schedulazione sono intrinsecamente connesse con gli altri processi di fabbrica per garantire che i piani di lavoro vengano comunicati e realizzati in modo efficace, tenendo in considerazione anche il tempo di inattività programmata per eventuali operazioni di manutenzione preventiva delle macchine.
Per pianificare la produzione vengono utilizzate applicazioni specifiche (Web Factory Scheduling è il nome del modulo parte della sedApta suite) che permettono di associare la mole di lavoro richiesta (gli ordini che devono essere evasi) alle capacità e alle date di scadenza, al fine di proporre la migliore pianificazione evitando colli di bottiglia, che causerebbero ritardi e perdita di efficienza. Inoltre, una delle principali caratteristiche è la possibilità di simulare scenari di produzione alternativi per prevenire imprevisti, problemi di capacità e variazioni della domanda dei clienti. Questo aspetto, oggi, è ulteriormente perfezionato grazie all’implementazione, nelle applicazioni di pianificazione della produzione, di algoritmi di Machine Learning e Intelligenza Artificiale.
Schedulazione della produzione industriale e gli step base da seguire
Secondo il British Standards Institute, ci sono quattro fasi essenziali nel processo di pianificazione e controllo della produzione. I quattro passaggi, di cui i primi due dedicati alla pianificazione e i secondi specifici per il controllo della produzione riguardano:
Routing: è il processo di decisione del percorso produttivo attraverso cui viene stabilito “cosa”, “quanto”, “come” e “dove” produrre;
Scheduling: serve a definire l’utilizzo del tempo in maniera ottimale facendo in modo che ogni lavorazione venga avviata e terminata in intervalli di tempo predeterminati;
Dispatching: è la vera fase realizzativa e riguarda l’avviamento del processo di produzione vero e proprio;
Follow-up: è la classica funzione di controllo e riguarda la valutazione dei risultati, permettendo di identificare e rimuovere difetti, ritardi, limitazioni, inefficienze e colli di bottiglia.
Ad ogni buon conto, al di là delle indicazioni di enti di prestigio quale il British Standards, le regole del buon senso si applicano anche a questo tipo di processi, permettendo di definire quattro buone regole comportamentali, così identificabili:
- Dividere l’attività in fasi: all’interno di progetti e processi di grandi dimensioni è importante riuscire a suddividere l’intero processo in tante fasi singole, “smontare” l’intero ciclo di vita, da solo molto complesso, in micro sezioni più facilmente controllabili;
- Definire i passaggi chiave: ogni processo ha i suoi milestone di progetto, facilmente identificabili e misurabili;
- Coinvolgere i team: offrire il quadro totale permette di comprendere l’intero processo produttivo e il perché vengono richieste determinate specifiche;
- Definire bene “ chi-fa-cosa”: è fondamentale che ogni risorsa conosca il suo ruolo, la sua attività e il timing.
Schedulare la produzione significa, in sintesi:
- Minimizzare i costi
- Massimizzare l’efficienza
- Sviluppare attività in maniera flessibile, agile, ossia in grado di reagire rapidamente alle continue sollecitazioni
La figura dello schedulatore della produzione è una persona che opera tenendo conto di tutto quello che succede in ogni momento, compresi i cambiamenti e come le varie componenti del processo interagiscono tra loro, come gli ordini che arrivano, le materie prime o lavorate disponibili e le altre variabili del processo produttivo a monte e a valle del processo produttivo vero e proprio.
Schedulazione produzione con il MES
Il MES (Manufacturing Execution System) è il sistema informatizzato che gestisce e controlla l’attività produttiva dell’azienda. Permette di collegare tra loro quegli aspetti che impattano direttamente la produzione, a cominciare dagli ordini, passando per la produzione stessa, fino alla piena visibilità sul magazzino e quindi la fase di distribuzione; nel dettaglio:
- Raccoglie i dati
- Controlla i vari momenti della produzione
- Regola le risorse coinvolte
- Monitora i macchinari e il prodotto nelle sue fasi realizzative
tutto con l’obiettivo di ottimizzare il risultato finale.














