ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
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Politica | 06 ottobre 2022, 16:31

Punto nascite di Sanremo, Caridi e Ioculano (PD): “Biancheri intervenga e Toti si assuma le responsabilità”

“Il reparto nascite avrebbe dovuto riaprire mesi fa a Sanremo, ed è chiaro che non si possano più trovare scuse: si agisca”

L'ospedale 'Borea' di Sanremo

L'ospedale 'Borea' di Sanremo

Resta chiuso solo il punto nascita e il Palasalute di Sanremo, mentre ad Imperia, e nel resto della Liguria tutto rimane funzionante. Perché non si è potuto fare lo stesso anche per Sanremo? Come mai non è stato presentato un piano complessivo di riorganizzazione, ma l’unica chiusura effettiva riguarda la nostra città? Il messaggio di Toti ai cittadini è questo: ancora una volta si va a sacrificare Sanremo come città più popolosa della provincia più piccola, per tutelare gli interessi dei centri forti della regione”.
Con queste parole il Partito Democratico di Sanremo interviene in merito al destino del punto nascite dell'ospedale 'Borea'.

Ci auguriamo che le diverse forze politiche sanremesi siano solidali e spingano per l’effettiva realizzazione di un percorso di assistenza pre e post-parto per le mamme, nella città di Sanremo. Troppe volte si sono smantellati servizi ospedalieri in nome della promessa, poche volte mantenuta, che si sarebbero potenziati i servizi sul territorio: chiediamo quindi, vista la carenza di personale e il fatto che attualmente la nostra provincia può sostenere un solo punto nascita, questo debba essere Sanremo per una maggiore sicurezza del punto nascita, in quanto reparto nuovo e conseguentemente più adeguato al presidio, e in quanto sede baricentro della provincia considerando anche la maggiore popolazione del ponente ligure provinciale - aggiungono dal PD matuziano - invitiamo quindi il nostro sindaco Alberto Biancheri ad attivarsi affinché ciò possa avvenire nei tempi e nei modi dovuti ma in ogni caso certi e definiti, e che il presidente della Regione Toti si assuma le sue responsabilità, come aveva promesso nel novembre dello scorso anno quando aveva promesso a tutte le mamme liguri la riapertura di tutti i centri nascita. La realtà e che non ha mosso un dito per rilanciare davvero la riapertura dei punti nascita in Liguria e ne ha solo furbescamente rinviato la chiusura a dopo le elezioni politiche. La Regione Liguria ha sottoscritto l’accordo Stato-Regioni che stabiliva per i punti nascita il tetto minimo di mille parti (con deroga fino a 500) come condizione per la loro sopravvivenza, per ragioni di sicurezza. Motivi a cui le mamme del ponente sono molto sensibili, per cui tendono a scegliere i medici e le strutture con cui instaurano un rapporto di fiducia, ed è per questo che da tempo molte mamme invece sono obbligate a fare molti chilometri per partire dell’estremo ponente e arrivare fino ad Imperia. Per ultimo non si può dimenticare la questione Palasalute ancora bloccato da questioni burocratiche, pronto ma non utilizzabile. Sono 2 anni che chiediamo chiarezza sul futuro del reparto nascite. Non è più il tempo di parole, vogliamo fatti concreti. Così come su quasi tutti i temi sanitari, l'amministrazione Toti tergiversa, manca le promesse, e intanto la nostra sanità va a rotoli. Il reparto nascite avrebbe dovuto riaprire mesi fa a Sanremo, ed è chiaro che non si possano più trovare scuse: si agisca. Chiediamo quindi al Presidente della Regione e al nuovo Direttore Generale del ASL1, delle risposte, dei fatti e delle soluzioni perché la campagna elettorale, e il tempo delle parole fini a se stesse è finito”.

C.S.

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