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Attualità | 07 maggio 2022, 18:48

Per la Settimana del Patrimonio culturale 2022, fari puntati sul patrimonio verde a Bordighera e Villa Angerer a Sanremo

La Sezione del Ponente Ligure di Italia Nostra si mobilita per la salvaguardia del filare dei ‘Pini di Via Aldo Moro’ di Bordighera e per il gioiello storico artistico della città dei fiori

Villa Angerer

Villa Angerer

Il Patrimonio Verde a Bordighera e Villa Angerer a Sanremo sono da salvare. A dirlo è il Presidente della Sezione Ponente Ligure di Italia Nostra Daniela Cassini che annuncia la partecipazione della sezione matuziana alla Settimana del Patrimonio culturale 2022.

“La Settimana del Patrimonio culturale 2022 di Italia Nostra – spiega Cassini - è dedicata all’Italia Salvata, con la finalità di mettere in risalto i risultati positivi ottenuti in questi ultimi anni grazie alle azioni di tutela e valorizzazione dell’Associazione. Il titolo della campagna ricorda la mostra fotografica, Italia da Salvare, inaugurata nel 1967 sotto la presidenza di Giorgio Bassani, con il contributo fondamentale di Renato Bazzani e Antonio Cederna.

Sono passati anni, qualcosa è stato salvato e qualcosa no, un motivo per affrontare le sfide future con ancora più determinazione. Ogni giorno Italia Nostra mette in pratica i principi della Convenzione di Faro, riunendo i suoi soci in una comunità che ‘attribuisce valore ad aspetti specifici dell’eredità culturale, e che desidera, nel quadro di un’azione pubblica, sostenerli e trasmetterli alle generazioni future’.

Due sono gli esempi di azione che ha portato all’attenzione nazionale la sezione Ponente Ligure di Italia Nostra: il Patrimonio Verde a Bordighera e Villa Angerer a Sanremo.

A Bordighera i beni oggetto dell’azione di Italia Nostra, catalizzatori della nascita della nuova sezione del Ponente Ligure sono il breve filare dei ‘Pini di Via Aldo Moro’ e in generale il patrimonio verde della città.

I 7 esemplari di Pinus Pinea (Pino Domestico) in Via Aldo Moro erano lungo un marciapiede che l’Amministrazione aveva iniziato a rifare. Tale rifacimento era già costato la vita di altri 6 pini che fiancheggiavano Via Aldo Moro, perché il cantiere era partito senza un piano per gli alberi e ne aveva irrimediabilmente danneggiato le radici. I 7 pini rimasti erano magnifici: non ancora a maturità. radicati in larghe aiuole senza evidenza che le radici disturbassero il selciato o l’asfalto, diagnosticati sani dall’Agronomo che li aveva valutati. Ma dovevano far posto ad un marciapiedi più ampio, in una zona residenziale della città con minimo traffico veicolare.

L’azione di Italia Nostra si è estesa al patrimonio verde di Bordighera, per chiedere regolamento e pianificazione del Verde. Il desiderio di difendere i pini di Via Aldo Moro, e la frustrazione contro la mancanza a Bordighera come in altre città di strumenti di tutela del Verde, ha fatto nascere una nuova sezione di Italia Nostra. Ancora ‘in fase di costituzione’ e con l’appoggio del Presidente Regionale Ing. Roberto Cuneo, la sezione ha presentato al Sindaco di Bordighera una Petizione, supportata da 507 firme e da una proposta alternativa di progetto, per chiedere che il rifacimento del marciapiede venisse rivisto con l’obiettivo di mantenere i 7 pini rimasti. Purtroppo la Petizione non cambiò i piani dell’Amministrazione, e i pini sono stati abbattuti. Ma la lunga battaglia su stampa e social per un approccio protettivo e preventivo alla gestione del Verde urbano hanno iniziato a dare risultati. La seconda variazione al Bilancio di Previsione per il 2022-2024 ha stanziato fondi destinati al Censimento georeferenziato degli alberi e alla redazione di un Regolamento del Verde.

Il Verde è prima di tutto vita da rispettare e protezione insostituibile contro gli eccessi climatici e il riscaldamento globale; ma a Bordighera è anche storia, cultura, monumento, paesaggio, e prodotto unico del microclima; quindi patrimonio spendibile anche come attrazione turistica. Bordighera deve la sua fortuna internazionale a descrizioni quali Giovanni Ruffini ne dette a meta ’800 ne ‘Il Dottor Antonio’ ‘…il promontorio di Bordighera: un enorme masso di smeraldo, ove si presenta ogni gradazione di verde che può rallegrar l'occhio…’. Arrivarono turisti, imprenditori, scrittori, pittori, e botanici, che fecero a gara ad arricchire ulteriormente il patrimonio verde importando nuove specie; e Bordighera divenne nei circuiti turistici la città delle Palme e dei Fiori. La città ormai da decenni ‘vive di rendita’, che si sta però assottigliando anche perché non c’è stata negli anni alcuna pianificazione del Verde.

Intendiamo impegnarci in modo sistematico per la tutela e valorizzazione del Verde in tutta la zona di attività della nostra nuova sezione, soprattutto perché l’azione distruttiva del verde pubblico e privato purtroppo continua.

Villa Angerer a Sanremo è un gioiello storico artistico tra fine Ottocento e inizio Novecento che si stava aprendo all’Art Nouveau: dall’architettura, alla pittura, alle decorazioni, ai ferri battuti, ai marmi intagliati, legni intagliati, mosaici, le ceramiche, i vetri, affreschi, alle testimonianze da tutto il mondo portate dal proprietario austriaco, avvocato viaggiatore, bibliofilo, botanico Leopold Angerer. E’ di proprietà del Comune, era già stato avviato un restauro. La cornice del Parco è altrettanto preziosa, un giardino centenario, a cui si giunge dall’interno attraverso uno scalone di marmo e ringhiere in ferro lavorato, un vero e fantastico labirinto con grotte, caverne, torrette, statue, ricco di rare piante esotiche, una serra sperimentale curata da Mario Calvino, illustre botanico padre di Italo, che qui abitò con la famiglia. Il Comune di Sanremo ad inizio 2021 ha messo sul mercato privato Villa Angerer e Parco annesso, prevedendone la trasformazione ad albergo, con un semplice avvito all’Albo pretorio.

Dopo un primo immediato intervento dell’Associazione locale Ponente Ambiente Cultura, il Presidente Regionale di Italia Nostra Roberto Cuneo ed il Responsabile della costituenda sezione del Ponente ligure nel luglio 2021 hanno scritto all’Amministrazione Comunale di Sanremo chiedendo di fermare l’iter della procedura di concessione poiché per tale bene storico sarebbe stata doverosa un’indagine di mercato internazionale con ampia pubblicità attraverso agenzie specializzate per cercare soluzioni di alto profilo ed avere la garanzia della più ampia progettualità nel rispetto del valore dell’immobile e la sua più adeguata utilizzazione dal punto di vista culturale e turistico. Nei mesi successivi la procedura si è interrotta e successivamente si è appreso dagli organi di stampa dell’intenzione del Comune di avviare un recupero del Parco con i fondi del PNRR (marzo 2022).

Come già avvenuto a Sanremo per il recupero del Forte di Santa Tecla e per Palazzo Nota con il Museo Civico, questi immobili, testimonianza della grande storia della città e di un intero territorio, devono rimanere fruibili per la collettività e per un’offerta turistico-culturale di qualità.

Nello specifico Villa Angerer è di per sé già un Museo e un racconto di un’importante epoca cittadina. Il completamento del restauro della Villa e del Parco può partecipare a canali di finanziamenti pubblici per riqualificazione urbana a destinazione museale, spazi per piccoli eventi, mostre, convegni, parco urbano, testimonianze cittadine e spazi ricreativi e di intrattenimento, nel rispetto delle caratteristiche originarie e in una gestione sostenibile. Tutto il nostro Ponente è un territorio conosciuto per le bellezze naturali, paesaggistiche e per le testimonianze storico architettoniche della grande storia e delle comunità internazionali che vi soggiornarono, che ne fanno un esempio invidiabile se valorizzate appieno in ambito turistico-culturale”.

C.S.

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