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Attualità | 07 aprile 2022, 07:21

Ventimiglia: attenzione all'ambiente e mobilità alternativa, in città arriva il servizio di bike sharing

Palmero: “La mobilità alternativa fa parte del processo naturale di rinnovamento di ogni città”

Ventimiglia: attenzione all'ambiente e mobilità alternativa, in città arriva il servizio di bike sharing

Il progetto per la tutela dell'ambiente prosegue attraverso iniziative che combinano sapientemente innovazione e attenzione al territorio, sintesi che si traduce in questo caso in mobilità alternativa, grazie al servizio di bike sharing e quindi micromobilità elettrica. Permetterà ai cittadini di spostarsi sui mezzi condivisi rispettando l'ecosistema.

La giunta ha infatti approvato l'individuazione di un operatore per i servizi di sharing, identificato nella ditta Entransit di Milano. Svolgerà sul territorio servizi di mobilità in sharing, analoghi a quelli nei comuni di Vallecrosia, Bordighera, Camporosso e Dolceacqua, offrendo maggiori possibilità di utilizzo dei mezzi in condivisione e più comodità rispetto al loro noleggio e rilascio in sistema free-floating, ovvero con possibilità di restituire il veicolo in punti diversi della città diversi da quelli di prelievo, avvalendosi di "stazioni" dedicate al rilascio e alla sosta dei mezzi.

Nei prossimi giorni sarà realizzata la convenzione fra il Comune e l’azienda En transit, presente in tutta Europa e molto nota nel settore dove saranno definiti tutti i dettagli - spiega il consigliere Giuseppe Palmero, sempre vicino alla tematica green della città di confine - il progetto nasce oltre un anno fa, abbiamo voluto approfondire ogni aspetto del servizio per portare un servizio funzionale ma senza stravolgere la città. Il servizio prevede l’introduzione di una flotta consistente di biciclette a pedalata assistita e di monopattini elettrici”.

Per utilizzare i dispositivi i cittadini dovranno iscriversi ad un app dedicata inserendo i propri dati e un metodo di pagamento. Il progetto prevede un collegamento con Camporosso, Vallecrosia, Bordighera e Dolceacqua (che stanno adottando un servizio analogo ma con una convenzione differente) in modo da permettere agli utenti di muoversi liberamente fra i vari comuni del comprensorio.

Sono estremamente contento di questo risultato e molto grato per il duro lavoro svolto dallo staff e dagli uffici comunali. Introdurre un servizio di micromobilità elettrica non è solo una comodità per turisti, ma un vero e proprio servizio pubblico - prosegue Palmero - la mobilità alternativa fa parte del processo naturale di rinnovamento di ogni città, sono contento che Ventimiglia per una volta sia all’avanguardia. Le bici in condivisione, insieme alla nuova rete di piste ciclabili che stiamo realizzando, contribuiscono a dare una valida alternativa al trasporto privato. Questo comporta numerosi vantaggi: Si riducono il traffico, l’inquinamento e il caos cittadino, attraverso un servizio che alla collettività non costa nemmeno un euro”.

Il consigliere continua ponendo l'accento sul problema della viabilità e del traffico ventimigliese, esaltando lo sharing in quanto valida soluzione nel ridurre il numero di veicoli nel centro cittadino: “Qualcuno penserà che i veri problemi siano altri - conclude Palmero - ma io credo che a Ventimiglia non ci sia problema peggiore del traffico infernale che subiamo da mezzo secolo. Ogni iniziativa volta a ridurre il numero di veicoli nel centro cittadino può solo migliorare la nostra situazione.Sono sicuro della bontà di questo progetto, che abbiamo curato nei minimi particolari e voluto fortemente. Muoversi in bici non rappresenta solo uno stile di vita sano, ma ha implicazioni molto positive sull’ambiente che ci circonda, riducendo il livello di CO2 nell’atmosfera. Alcuni cittadini sono intimoriti da questo nuovo servizio: li invito a contattarmi per qualsiasi chiarimento, sarò felice di discuterne insieme”.

La durata del servizio è di due anni, rinnovabili. Prima dell'avvio del servizio saranno individuate insieme alla Polizia Municipale e all'Ufficio del Turismo, eventuali aree interdette all'ingresso e alla circolazione e allo stallo dei mezzi, le cosiddette "No ride zone" e "No parking zone". Previsti abbonamenti anche per i dipendenti comunali in modo che gli uomini del comune possano muoversi in bici, anziché utilizzate l'auto.

Diego Lombardi

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