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Attualità | 31 marzo 2022, 15:26

Imperia, la sezione provinciale della 'Lega nazionale per la difesa del cane' vince l'appalto per accudire i randagi: per due anni il servizio ammonta a 77 mila euro

Durante le procedure di gara è stato offerto un ribasso del 26,393% sull'importo previsto per il biennio che ammontava a poco più di 105 mila euro. Con questo affidamento si potenzia il ricovero, la custodia e il mantenimento degli animali

Imperia, la sezione provinciale della 'Lega nazionale per la difesa del cane' vince l'appalto per accudire i randagi: per due anni il servizio ammonta a 77 mila euro

Del servizio di ricovero, custodia e mantenimento degli animali presso il canile-rifugio per cani e gatti randagi e liberi ritrovati sul territorio comunale di Imperia se ne occuperà la sezione provinciale della 'Lega Nazionale per la difesa del cane'. 

La commissione, riunitasi il 17 febbraio scorso, è stata chiamata a decidere sul bando emanato dall'ente a gennaio. La sezione provinciale della 'Lega Nazionale difesa del cane' ha offerto il ribasso del 26,393% dell'importo previsto per il biennio, che ammontava a 105 mila e 580,04 euro, definendo così una spesa di 77 mila e 714,35 euro per il servizio.

Nonostante l'aggiudicazione la stessa non sia ancora efficace in quanto devono ancora essere concluse tutte le verifiche in capo all'aggiudicatario, così come previsto dalla normativa in materia, ma l'ente è stato designato quale vincitore all'esito delle procedure. Per l'anno in corso il servizio costerà 32 mila e 381 euro, per il 2023 38 mila e 857.15 mentre per i primi mesi del 2024 6 mila e 476,20 euro. 

"Nel corso del 2020, è riportato nella relazione tecnica elaborata dall'ente e propedeutica all'emanazione del bando di gara, si è registrata, presso la struttura che si è aggiudicata il servizio, la presenza media di circa 25 cani e 5 gatti al giorno" ed è per questo che il Comune "ha intenzione di potenziare la prassi delle adozioni dei cani randagi ospitati per far sì che il numero dei cani annualmente ricoverati non ecceda 25 unità".

"La soglia dei cani ospitati quotidianamente nella struttura viene stabilita nel numero massimo di 25 unità, è scritto, quale risultante tra il numero dei cani ospitati, le future catture e l'incremento delle adozioni. Ciò comporta che l'aggiudicatario avrà diritto ad un compenso calcolato sul numero dei cani ma solo fino al raggiungimento del numero massimo di 25, oltre il quale il suo compenso non sarà incrementabile, restando perciò invariato". 

Secondo quanto stabilito dal Comune la struttura dovrà ospitare i cani per cui sia accertato l'effettivo stato di randagismo recuperati sul territorio cittadino e gli animali verranno consegnati dagli operatori della struttura sanità animale dell'Asl,  cani e gatti detenuti o allevati in condizioni che compromettano il loro benessere, se disposto dagli organi competenti, animali di coloro che non intendano o non possano più detenerli non trovando un'adeguata sistemazione. Gli animali saranno consegnati al canile dai proprietari solo dopo il nullaosta del responsabile dell'ufficio competente del comune. 

Verranno ospitati anche i cosiddetti cani 'morsicatori', su disposizione della struttura sanità animale dell'Asl, per il periodo di osservazione previsto dalle norme vigenti individuando nella struttura uno spazio dedicato. Terminato il periodo di osservazione, nel caso in cui l'animale sia restituito al proprietario, l'aggiudicatario dovrà procedere al recupero del costo sostenuto per il mantenimento e la cura dell'animale. Nel caso di rinuncia definitiva di proprietà l'aggiudicatario prenderà in consegna l'animale. 

Il servizio è aperto anche agli animali di proprietà non detenibili temporaneamente dai residenti nel comune di Imperia per cause di forza maggiore, cani catturati e-o ritrovati di proprietà in attesa di essere riconsegnati ai proprietari, gatti liberi non di proprietà, anche feriti, traumatizzati o malati.

La custodia ed il mantenimento dell'animale devono prevedere l'alloggio in box modernamente attrezzati e con adeguata profilassi igienico-sanitaria e se il caso, effettuazione di idonee cure veterinarie,  nutrizione giornaliera specifica, utilizzo per l’alimentazione degli animali e per l’abbeveraggio esclusivamente di ciotole in acciaio inox provvedendone la sostituzione ogni volta che se ne ravvisi la necessità a causa del deterioramento, mantenimento delle condizioni igieniche con le seguenti modalità operative:

• pulizia quotidiana dei box;

• rimozione almeno due volte al giorno delle deiezioni presenti all’interno dei box;

• asciugatura dei pavimenti dei box dopo il lavaggio, che deve essere effettuato con prodotti non tossici per gli animali;

• corretta igiene e pulizia degli animali;

• disinfezione e disinfestazione ogniqualvolta si renda necessario e in ogni caso almeno trimestralmente i box, i corridoi e gli altri locali, oltre che le brandine siesta e le cucce a casetta, i recinti esterni, utilizzando prodotti non tossici per gli animali;

• controllo e sostituzione ogni qualvolta si renda necessario o sia rilevato dall’Organismo di Vigilanza Sanitaria, i componenti dell’arredo delle celle quali coperte, panche, ciotole, brandine siesta e cucce per garantire l’igienicità delle medesime. 

L'aggiudicatario dell'appalto dovrà inoltre, garantire lo “sgambettamento" degli animali almeno una volta al giorno e la derattizzazione dei locali adibiti alla conservazione del cibo.

La corretta gestione sanitaria degli animali ospitati dovrà essere garantita attraverso la presenza di personale medico veterinario, che dovrà essere presente in struttura almeno un giorno alla settimana per un minimo di 2 ore, provvedendo a controllare sistematicamente lo stato sanitario degli animali e ad eseguire tutte le terapie necessarie per un buono stato di salute con la somministrazione di appropriate terapie medicinali ai soggetti malati di leishmaniosi e di altri tipi di malattie curabili e di cure chirurgiche.

Infine, dovranno essere predisposte tutte le attività volte ad incrementare le donazioni con schede e foto e parallelamente dovrà essere garantito l'accesso alla struttura ai volontari delle associazioni per la protezione animali iscritte all'albo regionale di volontariato e al pubblico in determinate fasce orarie. 

"Al fine di ridurre il numero di animali presenti in canile e per evitare a molti di essi l'ingresso, l'affidatario - è scritto negli atti- dovrà incentivare l’affido familiare temporaneo che consisterà nella collocazione dell'animale presso una famiglia che si renda disponibile, opportunamente istruita al riguardo, e dovrà comunicare mensilmente all’amministrazione comunale i dati identificativi degli animali ceduti in affido temporaneo e i recapiti dei cittadini che si sono resi disponibili a tale procedura".

 

Angela Panzera

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