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Economia | 10 settembre 2021, 07:00

Storia e regole della Scala 40

Il gioco Scala 40 ha superato i 100 anni di storia, e come tantissimi giochi altrettanto longevi, ha trovato il suo posto anche online, conquistando sempre più appassionati.

Storia e regole della Scala 40

Un alone di mistero sembra avvolgere le origini della scala 40, un gioco entrato a far parte della tradizione dei giochi di carte italiani, e che molto facilmente si presenta sui tavoli verdi dei tornei amatoriali tra signori.

Il nome dice poco sul luogo d’origine, ma si tende comunemente a sostenere che provenga dall’Ungheria, e che si possa datare sulla freccia del tempo negli anni che seguono la Prima guerra mondiale. Possiamo notare come la scala 40 si ispiri palesemente al Ramino, a quel tempo impossibile da praticare, e che per lo più fosse giocato da una classe borghese, che lo fece poi circolare in tutto il mondo sino a decretarne il successo.

I mazzi con cui la scala 40 viene giocata sono 2, e le carte adoperate sono quelle francesi, comprese quindi di Jolly. Ad oggi il gioco ha quindi superato i 100 anni di storia, e come tantissimi giochi altrettanto longevi, ha trovato il suo posto anche online, conquistando sempre più appassionati, grazie alle piattaforme dove poter trovare la scala 40 online gratis.

A cosa si deve il nome di scala 40?

Per chi ne fosse all'oscuro, il 40 si riferisce al punteggio col quale il giocatore ‘’cala’’ per aprire, cioè porre sul tavolo tris e scale le cui componenti sommate risultino di 40 punti. Un gioco non particolarmente complesso la scala 40, ed è proprio la sua semplicità a far sì che non passi mai di moda. Qui la fortuna gioca un ruolo importante, assieme a una buona dose di furbizia, memoria ed intuizione. Anche nella scala 40 si può giocare a punti o a smazzate, il valore delle carte poi corrisponde a quello delle fiche, le figure valgono 10, l’Asso 11, il Jolly 25, e il restante corrisponde direttamente al valore riportato dalla singola carta.

Regole della scala 40

Passa il tempo, ma le regole rimangono pressoché invariate; 13 carte a testa da scartare, combinare e ricombinare, fino a creare tris o scale ad esaurimento.

L’obiettivo del gioco è quello di eliminare tutti gli avversari. All’inizio della partita si stabilisce di comune accordo un certo punteggio, normalmente 101, o 201 punti. Chi oltrepassa tale punteggio viene eliminato, e il vincitore è colui che resta senza avversario alcuno. Si può giocare da solo o in coppia, eventualmente anche in 4. Il mazziere distribuisce 13 carte lasciandone una scoperta vicina al mazzo. Si inizia a giocare col primo giocatore a sinistra del mazziere per continuare poi in senso antiorario. Il giocatore pesca una carta dal pozzo e decide se tenerla e calare i giochi in mano, oppure scartarla semplicemente. Per calare la prima volta bisogna tenere conto dei 40 punti necessari, mentre si può farne a meno per le calate successive. La chiusura del giocatore avviene quando questo ha terminato tutte le carte del pozzo.

Nonostante la popolarità del gioco e nonostante i numerosi film sui giochi, la scala 40 non è ancora stata fatta oggetto di una pellicola cinematografica, cose invece di cui può fregiarsi lo scopone scientifico.

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