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Al Direttore | 31 maggio 2021, 08:10

Imperia: molti camper già ieri nella zona di San Lazzaro, un lettore "Serve più regolamentazione" (Foto)

"Mi rivolgo quindi a chi di competenza per studiare una soluzione rispettosa per tutti, per chi vuole vivere il nostro mare rispettando i luoghi e utilizzando una modalità per fare turismo sempre più diffusa”.

Imperia: molti camper già ieri nella zona di San Lazzaro, un lettore "Serve più regolamentazione" (Foto)

Torna il turismo nella nostra provincia e, puntuale come un orologio svizzero, ecco anche il classico ‘problema’ dei camperisti. Questa volta arriva da Imperia, dal nostro lettore F.F.:

“Mi riferisco ai ‘camperisti’ o turisti itineranti come amo definirli. La location è quella di San Lazzaro, parco urbano, in particolare lo spiazzo riservato alle carovane del circo o del luna park. Questo spiazzo in terra battuta e ghiaia fa da cornice alla spiaggia che si è, in tempi recenti creata, dall’accumulo di materiali depositati a seguito delle mareggiate. La zona è ora diventata il ritrovo dei ‘camperisti’, alcuni arrivano già al venerdì, altri restano anche per più giorni. Oggi (ieri, ndr) in particolare erano presenti 17 camper, un numero esiguo se vogliamo, perché la stagione è ancora in via di sviluppo, ma considerando il passa parola e l’estesa comunità piemontese, è facile immaginare 40/50 camper minimo per il periodo più caldo. Tutta questa premessa per manifestare il mio disappunto per una situazione che dovrebbe essere gestita meglio. Questo tipo di turismo, sempre più diffuso, se non regolamentato crea solo disordine e inquinamento. Dopo un 2020 disastroso e un 2021 che dovrebbe dare un po’ di ossigeno al nostro territorio, permettere la presenza disordinata e gratuita dei ‘camperisti’ è uno schiaffo a chi di turismo vive e investe per l’economia locale. So già che qualche ‘camperista’ risponderà seccato allegando la consueta foto dello scontrino di una pizzeria o di un centro commerciale. Questo però non ha nessun valore, perché chi viene come turista investe molto di più, pagando tasse e tributi nel caso delle seconde case, affitti e quant’altro nel caso di chi si rivolge ai circuiti per affitto case vacanza, per non parlare del settore alberghiero e balneare. Io ritengo che un turismo itinerante sia sostenibile e da implementare, ma non deve essere gratuito e indisciplinato come è attualmente. Bisogna creare aree attrezzate, a pagamento ed eventualmente servite con navette, incentivando e sostenendo in questo modo l’economia del territorio. Si verrebbe a creare un indotto interessante, legato a tutto il mondo del camper, officine, accessori specifici ed eventualmente anche noleggio. Mi rivolgo quindi a chi di competenza per studiare una soluzione rispettosa per tutti, per chi vuole vivere il nostro mare rispettando i luoghi e utilizzando una modalità per fare turismo sempre più diffusa”.

Carlo Alessi

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