ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
 / Economia

Economia | 06 maggio 2021, 07:00

Iniziare l'Università: le peripezie di una giovane studentessa

L'avventura scolastica di una studentessa universitaria.

Iniziare l'Università: le peripezie di una giovane studentessa

Essere una ragazza oggi non dovrebbe essere così difficile. Quando mi sono iscritta all'università e ho scelto di trasferirmi a Bologna, non pensavo che avrei dovuto adattarmi così tanto alla città e ai suoi ritmi. So di non essere una persona eccezionalmente cosmopolita, mi piaceva stare con i miei genitori e i miei fratelli in un piccolo paese. Gli studi però mi hanno obbligato a trasferirmi e così sono andata via. Fiduciosa che tutto sarebbe stato come avevo sognato. Mio fratello Paolo, che per età è quello più grande di me e già tra gli avvocati più quotati a Bologna, quando sono partita, me lo aveva detto che prendere in affitto una camera, condividendo un appartamento con altri ragazzi, mi avrebbe cambiata.

Forse ho visto troppe serie tv e film a tema, dove la protagonista evolve in mezzo alle difficoltà e alla fine tutti le riconoscono grandezza e talento. Da che ricordi ho sempre avuto uno spiccato senso di giustizia. Sin da piccola i miei genitori mi chiamavano “l'avvocato delle cause perse” perché secondo loro mi prendevo troppo a cuore situazioni in cui non era possibile risolvere la questione. Più lo dicevano e più mi impuntavo e scervellavo per far cambiare loro idea. Qualche volta, seppur raramente, questo tartassamento continuo mi riusciva.

Nel peggiore dei casi ero comunque riuscita a metterli di buon umore con la mia parlantina. Con l'adolescenza, altri esempi da seguire, tra cui “Ally McBeal” e altre storie similari, la voglia di andare a Giurisprudenza era diventata un'idea fissa. Così avevo spiccato il volo, lasciando una villetta in un paesino e una famiglia numerosa. Due fratelli e una sorellina. Soprattutto lei mi preoccupava. Era sempre stata molto attaccata a me e soffriva la mia mancanza. L'età in cui inizia l'adolescenza, tra l'altro, è piena di domande, e senza la sua sorellina mi sembrava di lasciarla senza una guida. Non sarebbe andata dalla mamma a chiedere come mai il suo corpo stava cambiando o perché improvvisamente si sentiva triste e aveva voglia di piangere. O perché il nuovo arrivato in classe, quando le sorrideva, la faceva arrossire.

 

Anna era così incredibilmente pura e incapace di compiere qualcosa di solo lievemente sbagliato. Io capivo sempre quando qualcosa non andava e riuscivo a farla parlare, anche se lei di sua iniziativa farebbe sempre scena muta. Mia madre, poi, non è una grande osservatrice. Non c'è da fraintendere, è una donna molto impegnata, ha un maneggio da mandare avanti e degli obblighi con i suoi genitori, che al momento hanno anche bisogno di molte cure. La vecchiaia non guarda in faccia nessuno, come dice il nonno. Mamma è sempre stata una persona pratica, molto capace in qualsiasi lavoro manuale.

Lavorare con i cavalli era tutto quello che voleva fare e ha davvero talento nella comunicazione con quei bestioni. Al contrario, con gli esseri umani, l'espansività non è proprio il suo forte e lascia a mio padre la gestione diretta della prole e delle nostre giornate. In casa la sua parola è legge. Mia sorella però è molto diversa da lei, potrei dire senza timore di smentita che è paragonabile ad un uccellino. Se fai troppo rumore o ti muovi senza controllo, fugge via. Si narra che quando è nata, sulla sua schiena ci fosse la scritta “handle with care”. Mia madre invece è proprio il genere di persona che sembra sempre un elefante dentro una cristalleria. Solo che parlo di emozioni e sentimenti, non di oggetti di vetro. Spero che i miei fratelli si stiano occupando di Anna nello stesso modo in cui si sono presi cura di me, se non di più. Mio fratello Cristian, il primogenito, ha sempre fatto quello che poteva per renderci la vita più semplice.

Non è un sublime oratore però ha un grandissimo potere. Riesce a riassumere con pochi termini una situazione, un problema, una lite. Questa sua capacità di vedere il nocciolo delle questioni, senza fronzoli e orpelli, è una caratteristica veramente più unica che rara. Gli avevo consigliato di fare il guru, secondo me avrebbe avuto grande seguito.

Chiunque lo conosca lo adora. Si farebbe in quattro per aiutare anche uno sconosciuto incontrato per strada, e le sue parole non sono mai dette tanto per dire, o casuali. Ogni volta che apre bocca le persone intorno a lui si rendono conto di quanto sia spiccata e originale la sua intelligenza, circondata da una aureola di empatia.

Lui sarà sicuramente capace di sostenere Anna, se lei lo lascerà intervenire. Paolo è la parte genuina e spontanea della famiglia. Sarebbe tutto troppo noioso se non lo avessimo in famiglia. Ha scelto di aiutare la mamma con i cavalli e vuole farne la sua occupazione principale. Per ora aiuta Cristian al maneggio durante il pomeriggio, quando non è a scuola. Detesta andarci ma i miei gli hanno imposto almeno il diploma.

Io mi sento a metà strada tra Paolo e Anna, anche se a volte ho un'illuminazione che mi avvicina di più a essere come Cristian, anche se dura poco. Mi piace scherzare e adoro stare con gli amici, e nonostante molte delle mie paranoie mi facciano sembrare più cerebrale e riflessiva di quanto non sia, riesco a non essere pesante. Sono brava nello studio delle materie che mi piacciono, forse è lapalissiano ma ci tengo a ribadirlo: quando un argomento mi interessa sono un drago. Ho la media del ventinove virgola cinque. Il prossimo semestre dovrei discutere la tesi e ho già adocchiato due o tre studi di avvocati di Bologna ai quali inviare la mia candidatura per il tirocinio.

Il dominus è la scelta più importante per iniziare il praticantato. Devo fare la scelta migliore, per essere sicura di indirizzarmi correttamente. Anche se ho ancora tempo, sto cercando di capire dove potrei inviare le mie richieste per il tirocinio forense. Qui a Bologna gli studi legali sono veramente molti, e devo entrare nello specifico della mia tesi sul diritto penale per vedere di trovare l'ambiente giusto. Credo che l'entusiasmo sia una delle mie doti. Punterò su questo e sul fattore tenacia, voglio dimostrare che sono in grado di diventare un ottimo professionista.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium