La Liguria è tornata in zona gialla. Ristoranti e bar possono riprendere la loro attività sebbene con la possibilità di accogliere i clienti soltanto all’esterno usufruendo dei dehors o degli spazi messi a disposizione dalle amministrazioni comunali.
La categoria degli esercenti, sollevata da un lato, si chiede dall’altro come mai durante le precedenti ‘zone gialle’ fosse consentito ospitare i consumatori all’interno delle attività rispettando i protocolli mentre questa volta no. Inoltre il pensiero va anche a tutti i colleghi dell’entroterra che purtroppo di spazi all’aperto proprio non ne hanno.
Ne parla ai nostri microfoni Dario Trucchi (Confcommercio Ventimiglia), che sintetizza quello globale della categoria: “Questo ritorno alla zona gialla e il poter lavorare solo all’esterno è penalizzante per alcuni commercianti, in questo modo viene agevolato il 50% degli esercenti, forse anche meno. Se pensiamo a tutti quelli dell’entroterra, non tutti hanno i dehors e spazi in più nonostante le amministrazioni comunali stiano andando incontro a questa esigenza. A Ventimiglia quasi tutti hanno i dehors, ma i colleghi dell’entroterra come fanno? Ben venga l’allentamento delle misure e le riaperture parziali, che aiutano solo una parte di esercenti, la cosa che ci fa specie però è che non si riesce a capire come a dicembre in zona gialla potevamo far mangiare le persone all’interno dei locali, col distanziamento e rispettando il protocollo ed oggi non possiamo utilizzare la stessa modalità anche solo a pranzo. Era una delle proposte che avevamo fatto”.
In discussione anche la questione del coprifuoco fissato alle 22 in attesa di novità a maggio e si spera che la curva dei contagi possa diminuire per tornare presto alla normalità: “Ci auguriamo che venga rivisto il coprifuoco alle 22, pensare di affrontare un’estate così è paradossale, ritengo ci lavoreranno in base alla curva epidemiologica. Auspichiamo che non duri anche grazie alla campagna vaccinale che sta andando avanti. Noi associazioni Confcommercio e Fipe, stiamo agendo a livello nazionale per allentare queste misure, per poter stare nuovamente anche all’interno dei locali e tornare alla normalità il prima possibile”.