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Festival di Sanremo | 07 marzo 2021, 10:25

71° Festival di Sanremo: il riassunto della serata finale, dall’Inno di Mameli all’inno rock dei Måneskin

Si chiude l’edizione dell’Ariston vuoto al tempo della pandemia, appuntamento al 2022

71° Festival di Sanremo: il riassunto della serata finale, dall’Inno di Mameli all’inno rock dei Måneskin

Nelle puntate precedenti: c’è stato il Festival, la prima, la seconda, la terza e la quarta puntata. A Sanremo, all’Ariston. Oh, quello è! Amici e amiche ci siamo, il gran finale! (balletto dell’emozione). Per tutti quelli che non hanno visto il Festival, per lavoro, per noia, perché credono di cantare meglio, perché hanno Netflix, perché odiano profondamente la musica e tutte le arti umane, è l’ultima occasione per leggere questo riassunto e i precedenti e domani fare bella figura al bar con gli amici come esperti della kermesse (fino alle 18 però, poi asporto a meno che non siate arancione rinforzato o rossi, sì c’è discriminazione sulle zone, c’è. Denuncio.) 

Qualcuno non è d’accordo con la classifica (quando lo sono tutti?) e il Festival ormai è quasi come la diretta 24/h del Grande Fratello. Però, però, andiamo avanti e ce ne freghiamo, perché? Come perché? Perché Sanremo è Sanremo! Non fare lo scemo. Pronti? Vediamo chi vince. 

Apre lo show Amadeus con la banda della Marina Militare Italiana che esegue l’inno nazionale. Partenza vagamente patriottica. Rigore militare. Ma per noi la mente vola lì a quel 2006 in cui abbiamo alzato la coppa. A quel rigore. Siamo fatti così. E poi via alla conquista dei 7 mari sulle note dell’inno al San Marco. Niente giovani stasera, vietato, solo over, solo i 26 campioni, sì 26 come sempre. Lettura classifica. Aperto il televoto! Veloce stasera. Primo è Ghemon “Momento perfetto”. Segue Gaia con “Cuore amaro” (core ‘ngrato). Irama “Inrerstellar” lancia messaggi dal passato. Canta vestito uguale, le stesse movenze, preciso preciso (nel filmato) “La genesi del tuo colore”. Dejavù. Quarto, Gio Evan “Arnica” (Hai visto mai, un po’ di cervicale). Entra Fiore con coreografia hip hop, ballerini stile dance crew. Giacca di pelle rossa ribelle con frange, bandana al collo da vagabondo e il ricordo cantato al mitico Little Tony. Cuore matto. (di Rosario). Quella voce di Totaro tenta sempre di uscire allo scoperto. Fiorello è stranamente emozionato, l’auspicio è quello per i colleghi dell’anno prossimo: bagno di folla ma con pessimi risultati. Si porta avanti, buonanotte! 700 anni di Dante (le candeline sono una cattiva idea) Fiorello declama. W Sanremo. Quinto Ermal Meta, “Un milione di cose da dirti”. Lo so le conoscete tutte ma devo scrivere. Io questo faccio. Tocca a Fulminacci “Santa Marinella”. Ecco Ibra, prima punta sul ballo, poi sul sorriso. Prima punta lui, nella formazione di Sanremo. Fiorello alla Rivera, Ama tra i pali. Achille Lauro stopper, a spaventare gli avversari. Solita verve indisponente e saccente. È Ibra. Entra Renga (che ha chiesto l’autografo a Zlatan, per un amico) “Quando trovo te”. Extraliscio “Bianca Luce Nera”, piadina punk e squacquerock. Napoli that’s amore, sempre, arriva Serena Rossi, attrice cantante e conduttrice partenopea. Mina Settembre, in qualche hanno portato Mina all’Ariston. Canta ed emoziona Amadeus. Occhi lucidi. Canzone segreta, su Rai1. Pubblicità. Gara. Colapesce e Dimartino “Musica leggerissima” (come una pizza lievitata 24 o una fritturina fatta bene) e vai di roller skates! Ora Malika Ayane, “Ti piaci cosi” tiè! Fiorello mattatore, idolo. Francesca Michielin e Fedez “Chiamami per nome” quindi Fedez e Francesca Michielin. (dai caxxo! Dice il rapper). La signora della musica italiana, eleganza, classe, charme, Ornellona Vanoni! Numero1, standing 2008. La cantante della mala. Ma la insegna ancora. Leggenda. Sweet duetto con Francesco Gabbani, che ci manca dai. Gara. Willie Peyote “Mai dire mai (la locura)”. Monologo Ibra, siamo tutti Zlatan, (sarebbe bello) forse un po’ robocoppesco ma profondo. Campione. Dalla scalinata Tecla Insolia, sarà Nada in un film Rai. (Stasera promozione a gogo). È la volta della signora Orietta Berti vestita di strass d’or-ietta canta “Quando ti sei innamorato”. Ora Arisa che canta “Potevi fare di più”. Giovanna Botteri dietro al leggio. Eroina del giornalismo, prima voce della pandemia, dalla Cina raccontava la storia di un virus che pareva lontano lontano. Presenta Bugo “E invece sì” (è rimasto stavolta fino alla fine). Fiorello rompe la quarta parete dei cantanti e Bugo a “questo giro” non ha nulla da reclamare. La città dei fiori premia Fiore! Premio Città di Sanremo a chi, brillante, ha illuminato il Festival. Un gruppo, Maneskin, “Zitti e buoni” ma loro cantano però eh. Rock, rock, dedicano i fiori al direttore d’orchestra. 

Achille Lauro moment. Doppio petto pink, capello impomatato e pezzo romantico, ribelle, trasgressivo ma anche sentimentale. Non fai in tempo a dire esibizione sobria che poi gli spunta una rosa insanguinata dal petto.“C’est la vie”. “Dio benedica tutti noi, esseri umani”. Fiorello col premio al collo annuncia Madame vestita da sposi, “Voce”. Ambasciatori di Milano-Cortina 2026 la divina Federica Pellegrini e il mitico Albertone Tomba famoso anche per l’interpretazione nel film “Alex l’ariete”. Gara. La Rappresentate di lista in abito abnorme “Amare”. Tg 60 secondi. Il Papa predica la fratellanza fra le religioni, su Marte Perseverance cammina, e i vaccini arriveranno. Ora se le prime due sono possibili…la terza, e dai! Sbrighiamoci. Festival. Umberto Tozzi ospite. Canta i suoi successi. Ti odio e ti aaamo. Gloriaa! Tozzi canta Patato. E ho detto tutto. Ibra se ne va, ringrazia tutti, torna umile e saluta suo figlio. Perché alla fine si vede che è un tenerore. Regala la maglia del Milan ai due interisti. Lo sport è amicizia. Ciao Ibra! Annalisa in gara “Dieci”. Coma_Cose con “Fiamme negli occhi”, bellini. Achille Lauro versione presentatore ringrazia, affianca Ama e presenta Lo Stato Sociale ed è “Combat Pop”. “Le cose inutili sono importanti”. Tocca a Random “Torno a te”. Max Gazzè stavolta vestito alla Clark Kent “Il Farmacista”. Gazzè numero 10, sbottona la camicia, è Superman. Vola verso l’ignoto delle poltroncine. Cade ma tenta. Audace, goffo. Max sei tutti noi in questo momento. Eroi goffi contro l’ignoto. Ora Noemi con “Glicine”. Premio concorso Tim. Vince la signora Paola di Salerno. Veramente. Penultimo, Fasma canta “Parlami” (piano però, è tardi). Ultimo a chiudere la gara, Aiello con “Ora”. L’ora? L’1.48. Dedica ai meridionali. Stop al televoto. Canta Gaudiano, vincitore giovani. Eccellenza ligure, il gruppo di ballo, gli Urban Theory on stage. 

Classifica! Primi tre Ermal Meta, Francesca Michielin e Fedez, Maneskin. Chi vince? Vallesi, Zarrillo e Fogli. Dice che c’entra? Cantano. Comunque miti. Ora Dardust, energia pura. Stop al telefoto dei tre finalisti. Premio ‘Mia Martini’ a Wille Peyote. Premio ‘Lucio Dalla’ a Colapesce e Dimartino. Premio ‘Sergio Bardotti’ Miglior Testo a Madame. Premio ‘Giancarlo Bigazzi’ composizione musicale lo vince Ermal Meta. Ci siamo.Verdetto: vincono i Maneskin!

Scoppiano in lacrime. Secondo posto Francesca Michelin e Fedez, terzo Ermal Meta. Siete d’accordo? Ma tanto non si può fare niente. Io dico solo that’s rock. Perché ci serve, ora più che mai. E allora affrontiamolo ‘sto destino infame, vendiamo cara la pelle. Ce la faremo, viva la musica e Sanremo. See you soon, ci vediamo al Festival 2022 senza maschere e vicini vicini.

Diego Lombardi

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