Al Festival di Sanremo ci sarà anche la protesta dell’Associazione Fieristi Italiani. Ad annunciarlo è il tabiese Gabriele Ogliaro, vicepresidente nazionale dell’AFI e rappresentante per la Liguria. Da tempo questa realtà associativa denuncia la grave situazione di crisi economica che coinvolge il comparto dei fieristi.
“In un momento storico così drammatico per la nostra categoria per cui le occasioni di lavoro nel 2020 sono state pressochè inesistenti con un susseguirsi di annullamenti e nuovamente in totale fermo come da dpcm del 18 ottobre impedendoci anche di svolgere i tradizionali mercatini di Natale momento fondamentale per le nostre attività- spiega Ogliaro - Con speranze di ripartenza quasi nulle, secondo la visione che il governo ha del nostro operato, ci sentiamo nuovamente umiliati nel sapere che dal 2 al 6 marzo, si terrà in presenza e aperto al pubblico un evento molto grande come il Festival di Sanremo, quando i piccoli eventi anche solo se nominati sortiscono l’effetto di una mala parola”.
“Dopo aver visti centri cittadini stracolmi di gente durante lo shopping natalizio e i centri commerciali affollatissimi, questo è l’ultimo schiaffo che ci sentiamo di prendere. - denuncia Ogliaro - La situazione anche in Liguria per noi fieristi è drammatica con un susseguirsi continuo di manifestazioni annullate e anche con diversi mesi di anticipo senza neanche attendere l' analisi sui dati di contagio”.
“Ci sentiamo non solo penalizzati ma fortemente discriminati. Sono quasi nulli gli aiuti economici ricevuti e nessuna misura di reale sostegno all' emergenza è stata posta in essere. Per questo dal 2 al 6 marzo proporremmo a tutti quelli che operano nel settore, di aderire a una manifestazione pacifica in occasione del Festival. Noi saremo li con la speranza di aprire i cuori della gente, delle Istituzioni su una situazione di forte malessere economico e nuova povertà” - conclude Ogliaro per conto dell’AFI.