“C’è uno spiraglio ma non abbiamo ancora raggiunto l’obiettivo e stiamo lavorando alacremente per perseguirlo”: interviene in questo modo Sergio Scibilia, presidente dell’Aiga, l’azienda che gestisce il servizio di distribuzione dell’acqua a Ventimiglia, ad alcune ore dall’intervento che dovrà essere propedeutico a far tornare il prezioso liquido nei pozzi sotto il Roya.
Stiamo parlando del grave problema che, a poco più di un mese dall’alluvione di inizio ottobre a Ventimiglia, ha visto bloccare i pozzi che alimentano la città di confine ma anche una parte della Francia, tra Mentone e Beaulieu.
“La situazione sta leggermente migliorando – conferma Scibilia - perché la deviazione fatta dai tecnici e dagli operai di Aiga, Amaie e quelli francesi, sta dando i primi segnali di innalzamento dei livelli dell’acqua ma, voglio sottolinearlo, non siamo ancora assolutamente fuori dall’emergenza. I primi risultati si avranno solo tra due o tre giorni e continuiamo a lavorare, eseguendo nuovi interventi”.
Intanto i tecnici di Aiga e Amaie stanno preparando un by-pass, in modo che l’azienda sanremese possa fornire una nuova condotta e, tra una decina di giorni si potrà fare in modo che l’acquedotto di Ventimiglia possa essere alimentato anche dalla condotta di Amaie, il tutto in un’ottica di integrazione con Rivieracqua, che dovrebbe entrare in operatività anche su Aiga da gennaio.