“Egregio Direttore,
mi sono stancata di leggere le considerazioni del Presidente Toti riguardo le ‘fasce deboli della popolazione’ e precisamente i ‘vecchi’, che lui elegantemente definisce ‘anziani’. Gli elenchi dei morti quotidiani non credo sarebbero necessari a rafforzare la Sua convinzione che le fasce deboli dovrebbero andare a fare la spesa entro certe ore a loro riservate, perché anche senza pandemie i ricoverati con patologie senili o gravi patologie pregresse e incurabili, li vediamo ogni giorno sui manifesti a lutto affissi nei luoghi a questi riservati, in ognuna delle nostre città, piccole o grandi, a ricordo dei defunti, senza la pretesa che servano da monito a chicchessia.
Qualche tempo fa, vista l'insistenza che il solerte Presidente poneva nei suoi articoli nei quali insisteva nell'affermare che gli anziani dovevano assolutamente essere ‘protetti’ limitando le loro libertà e condizionando le loro scelte di vita, ponendoli ‘per il loro bene’ praticamente sotto tutela, nella mia qualifica di Operatore Socio Assistenziale che mi ha portato a svolgere i miei compiti in diverse RSA della Provincia ho spiegato, in una lettera a Lui riservata, come debbono essere guardati e assistiti gli Ospiti, ciascuno secondo la propria indole e le condizioni nelle quali si trova, fisicamente e psicologicamente. Evidentemente non sono stata sufficientemente chiara, ma questo non cambia lo stato delle cose: gli anziani non debbono essere ’protetti’ ponendo loro condizioni che non ottengono altro risultato che voler togliere loro anche quel po' di indipendenza che è già di per sè limitata dall'età.
Presidente Toti, La prego: basta con le liste delle età dei defunti per rafforzare la Sua tesi: è inutile a Lei e a noi che come adulti senzienti o anziani ancora lucidi nella ragione, sappiamo bene che anche se il Covid ci risparmiasse, c'è la precarietà della vita quotidiana a riempirci di preoccupazioni ed a sfiancarci con pensioni insufficienti ad affrontare la quotidianità di affitti, bollette, spese alimentari le cui borse diventano sempre più leggere perchè gli aumenti sono tali da costringere ‘il pensionato’ a nutrirsi poco e male, con quel poco che rimane, dopo aver pagato gli ‘oneri di sistema’della bolletta del Gas e il Canone Rai che davvero è una tassa che grida vendetta per la meschinità di un balzello che va a pesare su ‘anziani’ che trascorrono le loro giornate guardando i programmi Rai infarciti di Pubblicità.
Questo sarebbe il modo di tutelare ‘le fasce deboli’ che abbiamo visto andare a prendere gli avanzi di frutta e verdura rimasti alla chiusura dei mercati rionali e che non possono permettersi le visite mediche a pagamento, quando la ASL non è in grado di erogarle loro. Questo sarebbe il modo... ma forse anche stavolta non sarò riuscita a farmi capire e continuerò a sentire come: istituendo orari dedicati alla spesa nei supermercati, gli anziani non dovranno fare la coda e amenità del genere.
Ieri nessuno ha tutelato la signora settantottenne che, attraversando la strada a Sanremo, sulle strisce pedonali, è stata falciata dal motorino di un quindicenne e, malgrado i tempestivi soccorsi e le cure, non è sopravvissuta alle gravi ferite riportate. Tuteliamo gli anziani NON concedendo la patente a giovani incoscienti e spregiudicati, perchè di questi incidenti ne accadono almeno due la settimana: ‘attraversando sulle strisce pedonali!’ Pensi a quanto sarebbe bello se la tutela degli anziani fosse un'altra cosa che non l'elenco dei defunti del giorno per convincerli a restarsene a casa a guardare un po' di pubblicità!
Teresa Barazzetti – Sanremo”.