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Politica | 14 ottobre 2020, 18:31

Sanremo: il Sindaco Biancheri sul Covid-19 “I dati nella nostra città non sono allarmanti ma dobbiamo rispettare le regole” (Video)

"Mettiamoci d'accordo sui sanitari: sono eroi o no? Secondo me sono tutti operatori validissimi!". E sull'ospedale unico 'chiama' la Regione: "Serve un impegno fattivo per realizzarlo a breve".

Sanremo: il Sindaco Biancheri sul Covid-19 “I dati nella nostra città non sono allarmanti ma dobbiamo rispettare le regole” (Video)

“I dati di Sanremo non sono così gravi, anche se voglio sempre sollecitare i miei concittadini a mantenere la responsabilità del distanziamento sociale, l’uso delle mascherine e il lavaggio costante delle mani”.

Sono le parole del Sindaco della città dei fiori, Alberto Biancheri, che ieri nel corso dei festeggiamenti di San Romolo, ha parlato dei ‘numeri’ relativi al Coronavirus a Sanremo. “Ad oggi i positivi della nostra città sono 38 con 128 pazienti in sorveglianza attiva. In ospedale ci sono 15 pazienti ricoverati ma che riguardano tutta la provincia e non abbiamo nessuno in terapia intensiva. Questo vuol dire che la situazione è monitorata ma dobbiamo continuare l’attenzione, perché ci vuole pochissimo a creare nuovi focolai”.

Il primo cittadino matuziano ha parlato del Covid-19, poco prima di ricevere il premio a nome dei sanitari, delle associazioni e di tutti quelli che hanno lavorato e che stanno operando per contenere il virus. “Credo che, nel rispetto di medici, infermieri e tutti gli operatori ospedalieri, dobbiamo metterci d’accordo sulla loro professionalità e funzione. Ho notato commenti strani, perché durante il lock down erano tutti eroi e oggi sembra di no. Secondo me abbiamo persone valide anche se ovviamente noi, come componente politica, dobbiamo fornire loro gli strumenti necessari per lavorare al meglio”.

Il Sindaco ha anche ringraziato gli operatori della sanità, facendo a tratti trasparire anche una forte emozione, ricordando quanto è successo: “Il premio San Romolo è anche un momento per fare il punto della situazione e oggi voglio parlare delle opere sociali. Dall’8 marzo al 18 maggio, giorno in cui è terminato il confinamento, ho trascorso un momento difficilissimo, complicato e con un pizzico di solitudine. Un lasso di tempo che non dimenticherò mai, perché uscivamo da un Festival straordinario e da un momento magico per l’economia sanremese. E’ stato difficile gestire una situazione che nessuno si immaginava ed era difficile anche solo comunicare come si stava lavorando. Lo abbiamo fatto grazie ai nostri medici, gli infermieri e tutti gli operatori del settore, compresi quelli del volontariato, senza il quale non avremmo fatto tutto quello che è stato messo in campo. Anche il tricolore che ha acceso l’ospedale ‘Borea’ è stato un modo per essere vicini alla popolazione mentre ricevevo messaggi da medici e infermieri che mi chiedevano di dire alla gente di stare a casa. Ho visto il cambio radicale dei ‘problemi’ di tutti e devo dirvi che grazie a quello che ho definitivo ‘esercito silenzioso’ formato dal personale sanitario, del volontariato e di semplici privati, siamo andati avanti. E questo grazie a tutte quelle persone che hanno donato di tutto, dalle mascherine al cibo per chi non aveva la possibilità di fare la spesa. E’ stato qualcosa di straordinario e il premio che ricevo oggi non so come definirlo”.

La voce rotta dall’emozione, ma il Sindaco cerca di andare avanti con un semplice “Grazie” suscitando l’applauso del pubblico. “E’ stata un’estate importante – ha proseguito Biancheri, cambiando argomento – grazie anche a ‘Spazio aperto’ che abbiamo voluto per aiutare tutti i commercianti della città. Ricordate la ‘Milano-Sanremo’? Era giusto farla così come altre manifestazioni, pur rispettando le regole. Oggi il segnale è chiaro: non ne siamo ancora usciti e, quindi, pur con quanto si può fare, serve il nostro senso civico con le regole da portare avanti per venire fuori, al più presto”. 

Biancheri ha anche fatto un passaggio sul futuro della sanità: “Oggi l’ospedale di Sanremo è ancora dedicato al Covid per il 50% anche se auspico che, al più presto, tutti i reparti possano tornare attivi. Ma non basta, perché serve dalla Regione un investimento importante sulle risorse umane, affinchè i reparti possano tornare come e meglio di prima. Dalla Regione chiediamo anche un impegno fattivo per l’ospedale unico, un passaggio fondamentale per la ripartenza della nostra sanità. Senza dimenticare le infrastrutture necessarie per raggiungere il nuovo ospedale senza problemi”.

Carlo Alessi

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