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Politica | 14 ottobre 2020, 11:00

Sanremo: avviso di accertamento Tari ai gestori delle 'libere attrezzate', Interrogazione dell'opposizione

“Almeno dieci imprenditori titolari di concessioni demaniali, rischieranno di fatto il fallimento a causa dei premessi avvisi di accertamento nonché del contingente periodo emergenziale dovuto alla pandemia Covid-19".

Sanremo: avviso di accertamento Tari ai gestori delle 'libere attrezzate', Interrogazione dell'opposizione

I consiglieri comunali di opposizione a Sanremo, Daniele Ventimiglia e Stefano Isaia (Lega) e Luca Lombardi con Federica Cozza (Fratelli D’Italia) hanno presentato al Sindaco una interrogazione urgente sull’avviso di accertamento Tari ai gestori spiagge libere attrezzate.

“Nei mesi di luglio ed agosto scorsi sono stati notificati a diversi esercenti di attività balneari, nello specifico quelle riguardanti le spiagge libere attrezzate del nostro Comune, avvisi di accertamento Tari per gli anni 2014, 2015, 2016, 2017, 2018 e 2019. Gli  avvisi contenevano, tra l’altro, maggiori imposte calcolate, oltre maggiori interessi, facendo incrementare la richiesta economica, sino a superare in alcuni casi i centomila euro. A prescindere dalle questioni prettamente legali – proseguono i Consiglieri - sulla validità del calcolo empirico delle somme portate dagli accertamenti notificati i quali, tra l’altro, appaiano contenere errori di calcolo, riteniamo che la nostra amministrazione abbia agito con troppo zelo, tralasciando quello che è essenziale per lo svolgimento e il buon andamento della Pubblica Amministrazione, cioè la comunicazione con gli interessati”.

“Almeno dieci imprenditori – vanno avanti i quattro Consiglieri di opposizione - titolari di concessioni demaniali, rischieranno di fatto il fallimento a causa dei premessi avvisi di accertamento nonché del contingente periodo emergenziale dovuto alla pandemia Covid-19. La stampa locale aveva preannunciando che il nostro Comune abbia scelto di avvalersi di un superconsulente  esterno, specialista in materia di concessioni demaniali, al fine di dirimere la questione delle cartelle Tari. Appare quindi alquanto contraddittoria la scelta dell’amministrazione di inviare prima le cartelle di pagamento per poi richiedere successivamente ad un consulente esterno la correttezza delle stesse. A nulla sono valsi gli incontri con le associazioni di categoria”.

Redazione

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