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Attualità | 13 settembre 2020, 14:50

La scuola riparte in sicurezza anche in montagna: il caso di Triora

Ecco come il paesino e l'Unione dei Comuni delle Valli Argentina e Armea si sono preparati per un ritorno a scuola in sicurezza.

Triora è l'esempio di come anche le scuole più piccole siano pronte a ripartire in sicurezza nel rispetto delle misure anti Covid-19. In questi mesi per prepararsi alla riapertura, si è creato un clima di massima collaborazione tra il Comune con l'assessore all'istruzione Giacomo Oliva e l'Istituto Comprensivo Taggia, con la dirigente Anna Maria Fogliarini e il responsabile alla sicurezza Gianni Oggiana. 

Il paese in valle Argentina, a 780 metri sul livello del mare, ha una scuola dell'infanzia e una scuola primaria, rispettivamente con 6 e 17 bimbi iscritti. "Già questi numeri sono un successo per una realtà come la nostra. È un dato bellissimo per una scuola di montagna - commenta Giacomo Oliva - Noi siamo stati fortunati l'edificio scolastico di Triora è di recentissima ristrutturazione, è ampio e con tutti gli spazi previsti dalla normativa ministeriale. Non c'è stato bisogno di fare grossi interventi". 

"Ci sono stati alcuni sopralluoghi a luglio e ad agosto. Adesso siamo pronti e tra poche ore, lunedì, potremo finalmente riaprire la scuola e accogliere i bambini in sicurezza. - spiega l'assessore - L'ingresso per i bimbi della scuola dell'infanzia e per la primaria, sarà attraverso due entrate distinte. Per i più piccoli, un solo genitore potrà accedere a uno spazio adibito a spogliatoio per aiutare i figli. Mentre per le elementari, i genitori non dovranno oltrepassare l'ingresso. Prima di entrare verrà registrata la temperatura a ogni bambino, attraverso un rilevatore che abbiamo acquistato". 

"Per quanto riguarda i bambini della primaria, ci sarà l'obbligo di indossare la mascherina fino a quando non si sarà seduti al proprio banco, così come in ogni spostamento, in aula, nell'edificio o anche per l'intervallo. Nel nostro caso questo sarà fatto sfruttando il nostro cortile esterno esposto a sud e recintato. Invece, per i bimbi dell'asilo non ci sarà l'obbligo di mascherina. Come comune abbiamo proceduto all'acquisto di numerose mascherine da fornire sia al personale che eventualmente ai bambini che se la fossero dimenticata. Discorso simile per le insegnanti che ogni qualvolta si avvicineranno agli alunni avranno l'obbligo di indossare un dispositivo di protezione individuale, la mascherina o la visiera"

Che scuola troveranno da domani i bambini? "Alla scuola primaria abbiamo una pluriclasse, quindi tutti i bimbi stanno nella stessa aula che per nostra fortuna era di dimensioni adeguate. - risponde Oliva - Così è stato necessario soltanto riposizionare i banchi monoposto tradizionali già in dotazione all'Istituto Comprensivo Taggia. Allo stesso modo anche i bambini della scuola dell'infanzia avranno un'aula adeguata. L'unico intervento che è stato necessario fare ha interessato la mensa. L'abbiamo ricollocata in una stanza più grande a disposizione e sfruttando il contributo ministeriale abbiamo acquistato tavoli rotondi e sedie nuovi. Necessari a garantire un corretto distanziamento interpersonale".

A fine giornata i locali scolastici andranno regolarmente sanificati. "Esatto, abbiamo dovuto aumentate le ore alla cooperativa che ci gestisce sia la mensa che la pulizia delle scuole. Ci sarà bisogno della sanificazione di tutte le superfici e di tutti gli spazi quindi servirà tempo in più per procedere a queste operazioni quotidiane. - afferma l'assessore - Inoltre la cooperativa ci aiuterà anche in altri aspetti. Infatti, la direzione ci fornisce la collaboratrice scolastica per un giorno solo alla settimana e quindi attraverso la cooperativa c'è uno sforzo maggiore da parte del comune per gestire alcuni aspetti collegati a questa figura, come ad esempio durante l'ingresso degli alunni".

Un approfondimento a parte lo merita lo scuolabus. Il servizio è gestito dall'Unione dei Comuni delle Valli Argentina e Armea. Al mattino il mezzo porta i bambini delle scuole medie fino a Badalucco, nel tragitto di ritorno il pulmino giallo si ferma nelle varie frazioni per recuperare i bambini che andranno alle elementari a Triora. Viceversa, per il rientro a casa, verranno prima lasciati i bimbi andati a scuola nel paese delle streghe e poi recuperati quelli che si trovano a Badalucco.

"In ognuno di questi quattro viaggi, ai bimbi verrà misurata la temperatura attraverso un rilevatore acquistato insieme ad uno specifico apparecchio sanificante ad acqua ossigenata che verrà utilizzata dal personale conducente al termine di ogni tratta. - ci spiega Oliva a nome dell'Unione - Il personale alla guida è stato sottoposto a controlli ed esami, oltre a essere dotato di mascherina FFP2. A bordo del mezzo, abbiamo dovuto limitare i posti: per ogni sedile occupato, a fianco, uno dovrà rimanere libero. Così abbiamo indicato questi posti con dei cartelli. Questa limitazione sulla capienza per fortuna non crea alcun disagio perchè i bambini dovranno entrare alle 8 a Badalucco mentre gli altri dovranno essere alle 8.30 a Triora. Quindi sullo scuolabus non ci saranno mai entrambe le categorie di bambini e così riusciremo a gestire tranquillamente i flussi".  

"Come genitore e amministratore non vedevo l'ora che la scuola potesse essere riaperta. I bambini si sentiva che avevano la necessità di ritrovare il contatto con gli insegnanti e il confronto reciproco con i loro compagni. La scuola era la mancanza principale vissuta dai bimbi durante il lockdown" - conclude Oliva.

Stefano Michero

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