“Abbiamo messo in campo tutti strumenti per affrontare un’eventuale nuova emergenza Covid che ovviamente speriamo non ci sia”. Il vicepresidente della Regione ed assessore alla sanità Sonia Viale, candidata al consiglio regionale nella lista della Lega, interviene così nella nuova puntata di #alvoto condotta da Federico Marchi. Il riferimento è al Piano Territoriale ed Ospedaliero studiato dalla Regione Liguria per fronteggiare una possibile nuova ondata di Covid-19 durante l’Autunno.
“Non dobbiamo farci trovare impreparati, augurandoci certamente che non ce ne sia il bisogno – ha aggiunto - Abbiamo predisposto un Piano Territoriale ed Ospedaliero, che recupera i dati del picco pandemico, quindi prevedendo una disponibilità di posti letto importante. Abbiamo fatto tesoro dell’esperienza passata migliorandola. Senza dimenticare poi tutto il piano dedicato alle Rsa”.
Importante la parte dedicata alla ripresa scolastica. “La grande novità, rispetto anche ad altre regioni, è quella di accompagnare la riapertura delle scuole – ha spiegato Sonia Viale – Abbiamo infatti individuato un pool, con personale infermieristico e sanitario con idonea formazione, che sarà presente nei vari plessi scolastici della Liguria, con il compito di supportare la ripresa dell'attività scolastica”. Nell’intervista, in riferimento all’episodio verificatosi in questi giorni a Molini di Triora, si è parlato anche della dotazione di defibrillatori nelle zone dell’entroterra.
Infine un’analisi anche della situazione legata all’immigrazione e agli sbarchi nel sud Italia. “In un momento in cui si chiude tutto, non c’è un analogo rigore per quanto riguarda i porti – ha detto Sonia Viale - I nostri porti non sono sicuri. Come da regole del diritto internazionale, devono essere dichiarati non sicuri e quindi non disponibili ad accettare gli sbarchi. Da un lato si dichiara l’emergenza sanitaria e dall’altro si definiscono i porti sicuri accogliendo persone che risultano in una buona percentuale positive. Questa è una politica non accettabile in un Paese serio, c’è qualcosa che non funziona”.
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