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Economia | 03 ottobre 2019, 18:11

Quanto peseranno i dazi USA sull’export del Ponente? Salvi olio e vino, buone notizie anche per il mercato floricolo

La vendita di prodotti ‘made in Italy’ è un business in costante crescita come dimostra il +%5 dal 2017

Quanto peseranno i dazi USA sull’export del Ponente? Salvi olio e vino, buone notizie anche per il mercato floricolo

È allarme dazi per i prodotti ‘made in Italy’, una spiacevole novità che riguarderà in qualche modo anche il Ponente ligure. Le sanzioni volute dall’amministrazione Trump per tutelare i prodotti americani da quelli importati raggiungerà la cifra di 7,5 miliardi sulle esportazioni in arrivo dall’Unione Europea. Ma quanto peseranno i dazi sul mercato ligure? 

Stando alle prime notizie che emergono sui media nazionali e internazionali pare che vino e olio siano salvi, un sospiro di sollievo per molti produttori nostrani. L’export di olio e di olive è infatti uno dei cardini del mercato estero di Ponente, minore la vendita di vini negli USA. “È qualcosa di molto negativo per l’agroalimentare, l’Italia è il maggior esportatore verso gli USA in Europa anche se, per fortuna, pare che olio e vini siano stati esclusi” dichiara ai nostri microfoni Gianluca Boeri, presidente regionale di Coldiretti.

Ma c’era lo spettro del mercato floricolo, ancora in un limbo in attesa di maggiori dettagli sui dazi. Poi, per fortuna, è arrivata una schiarita con buone prospettive per gli operatori locali. “Trattandosi di sanzioni che riguardano il trasporto cargo in aereo con un aumento del 10% sui voli - aggiunge Boeri - la produzione floricola rischia di essere danneggiata, negli USA esportiamo molto ranuncolo e non dimentichiamo che circa il 90% dei fiori della nostra zona sono destinati al mercato estero. E già abbiamo dovuto fare i conti con le limitazioni per il mercato russo. Il fiore è uno dei mercati di export più importanti e potrebbero esserci ripercussioni. Al momento, per fortuna, non risulta che i prodotti florovivaistici siano interessati dai dazi”.

Da tanti anni siamo a rischio dazi, ance se questa possibilità è stata ventilata molte volte ma non si è mai attuata - aggiunge Paolo Di Massa per Ancef (Associazione Nazionale Commercianti Esportatori Fiori) - ora attendiamo novità”.

Fortemente negativo anche il commento di Confcommercio per voce del presidente provinciale Enrico Lupi: “Siamo assolutamente negativi riguardo alle notizie che stanno uscendo in queste ore, i dazi raddoppieranno alcuni prezzi ed è una legnata terribile”.
Auspichiamo che la politica e le istruzioni evitino l'introduzione di nuovi dazi sulle produzioni agroalimentari italiane, il nostro territorio esprime eccellenze in questo settore e i dazi metterebbero a rischio imprese e posti di lavoro” aggiungono da CNA.

C’era grande apprensione per la questione dei dazi che sarebbero potuti essere molto negativi per il nostro territorio, poi abbiamo capito che sono esclusi olio e vino, settori molto importanti per il nostro territorio - commenta Paolo Dalla Pietra per Confindustria Imperia - l’export per la nostra zona è una componente economica fondamentale e l’imposizione dei dazi rischia di comportare delle ‘guerre’ commerciali che possono comportare un danno importante per il nostro territorio”.

Pietro Zampedroni

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