Da due anni a questa parte non mancano le polemiche per la decisione di istituire la sosta a pagamento in strada Tre Ponti da fine giugno a fine agosto. L’intenzione dell’amministrazione è quella di limitare e regolamentare l’accesso con una cifra (a onor del vero irrisoria rispetto ad altre località turistiche) di 50 centesimi l’ora. L’obiettivo finale è quello di mettere in sicurezza la piccola strada evitando il parcheggio selvaggio che negli anni ha spesso reso difficile l’intervento dei mezzi di soccorso. I gestori del parcheggio, infatti, chiudono l’accesso alle auto una volta raggiunto il limite massimo, proprio per evitare intralci.
Nonostante le buone intenzioni, l’idea non è mai piaciuta a molti dei balneari della zona. A farsi portavoce del “no” alla sosta a pagamento è Giacomo Mercurio, storico gestore dello stabilimento Tre Ponti. “Cosa ne penso? Ne penso male - dichiara Mercurio ai nostri microfoni - siamo una zona periferica già “bastonata”, la sosta a pagamento ci porta un grosso danno. Noi chiediamo l’istituzione del senso unico con la bretella che riporti sull’Aurelia, l’amministrazione non può fare cassa, siamo una zona turistica e paghiamo un affitto molto alto di 60 mila euro l’anno. Ci dicono che siamo la punta di diamante ma poi ci spremono”.
Qual è, quindi, la soluzione? “Devono usare i soldi che paghiamo per istituire il senso unico - prosegue Mercurio - ne ho parlato con il sindaco Biancheri e mi ha detto che è una buona idea, quindi spero che approfondisca la proposta di Cna Balneari di investire i 60 mila euro che paghiamo. Ci vengano incontro, la soluzione è il senso unico”.