Lo scontro di ieri sera alla riunione del Coordinamento delle Associazioni rallenta ulteriormente il processo di avvicinamento alla Consulta della Cultura voluta dall’amministrazione Biancheri. Le associazioni cittadine hanno sì rieletto presidente Mino Casabianca, ma sono palesemente spaccate sulla proposta di Palazzo Bellevue.
Va detto, a parziale precisazione di quanto scritto ieri, che l’adesione alla Consulta non era all’ordine del giorno della riunione. Ma è anche vero che il faccia a faccia di ieri sera sarebbe servito anche per tastare il polso sul discorso Consulta. E le risposte non sono state certo positive.
Che fine farà, quindi, la Consulta? Pare che tutto possa risolversi in una bolla di sapone, il progetto Consulta sta naufragando, vittima delle spaccature interne al Coordinamento.
“L’adesione non era all’ordine del giorno, non possiamo scegliere se aderire perché non abbiamo ricevuto dal Comune un regolamento scritto – spiega Casabianca ai nostri microfoni – finché non lo vediamo non possiamo pronunciarci, dall’ultimo incontro in Comune non ci è mai stato presentato”.
“In questo modo la Consulta non si farà, il sindaco l’ha già accantonata – aggiunge Casabianca – ufficialmente non abbiamo una versione definitiva del regolamento e, quindi, non possiamo presentarlo all’assemblea. Per il destino della Consulta ora dovrebbe chiamarci il Comune, ma so già che non chiamerà più”.