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Eventi | 09 maggio 2018, 19:43

Sanremo: la lezione del fotografo Alfredo Moreschi chiude l'anno accademico di Unitre

Molto apprezzato l'incontro con lo storico fotografo matuziano

Alfredo Moreschi

Alfredo Moreschi

La lezione del noto fotografo sanremese Alfredo Moreschi ha chiuso il sesto anno accademico di Unitre.

Riceviamo e pubblichiamo il resoconto della lezione curato da Alessia Marelli e Martina Mafodda

Alfredo Moreschi, diario di un fotografo cronico

Il 7 maggio si tenuta l’ultima lezione del sesto anno accademico di Unitre con il fotografo Alberto Moreschi presso la Sala degli Specchi del Comune di Sanremo.
Moreschi ha aperto l’incontro ammettendo che il suo lavoro “non richiede poi tanta fatica, come si potrebbe pensare, perché è frutto di un grande passione”.

Appartenente ad una famiglia di fotografi, spinto in parte dall’impulso del padre, ha appreso il mestiere da giovane, cimentandosi poi per tutta la vita nell’arte fotografica.
Il professore ha poi sottolineato l’importanza della fotografia come testimonianza immediata di un momento, nonostante col tempo abbia acquisito un valore differente da quello che aveva in passato.

Oggi infatti si parla sempre più frequentemente di “fotografia di consumo”, non più riservata a pochi ma accessibile a chiunque, strumento efficace per mettere in mostra se stessi mostrando agli altri il proprio lato migliore.
Giovani e non pubblicano quotidianamente autoscatti sui social, imitando personaggi famosi senza esserne realmente consapevoli, mentre sempre più raramente si focalizza l’attenzione su paesaggi o momenti importanti da tenere nel cuore. 

Successivamente ha spiegato come la fotografia sia col tempo dilagata, perché sempre più economica, diventando per molti una forma di narcisismo che insegna ad essere superficiali.
Moreschi ha mostrato poi alcune foto scattate dal padre tra cui un ritratto fatto da quest’ultimo alla Regina a Salsomaggiore ed un servizio alla russa Anna Pavlova, la più grande ballerina dell’epoca, ora esposto in un museo di Londra.

Secondo il professore guardando attraverso una macchina fotografica nasce una nuova ottica e l’esperienza della fotografia è come guidare una macchina, in cui è inevitabile la comparsa di riflessi incondizionati.
Moreschi ha concluso la lezione definendo la fotografia come “la più democratica delle arti” e affermando che secondo lui il mestiere del fotografo non cesserà mai di perpetuare la realtà.

Al termine dell’incontro sono stati assegnati gli attestati di merito dalla dottoressa Forneris ad alcune classi del liceo “G.D. Cassini” di Sanremo e in particolare all’ ufficio stampa del liceo.

Redazione

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