“In questi giorni gran parte degli italiani è in preda all’ebbrezza di un 4 marzo che li ha portati a credere alla politica fatta con la bacchetta magica. Noi del ‘Laboratorio per Imperia’, invece, siamo sempre più convinti che per la politica, piuttosto che la bacchetta magica, valgono poche e sane regole. Sono esattamente quelle che ciascuno di noi applica ogni giorno per ottenere risultati nella propria professione: l’impegno e l’amore per il lavoro, l’onestà, la lealtà, il rispetto degli impegni assunti e il coraggio di prendere decisioni”.
Interviene in questo modo il ‘Laboratorio per Imperia’, commentando la situazione politica imperiese. “Ed è sulla base di questi criteri che – prosegue il direttivo - a cinque anni dalla vittoria nelle elezioni Amministrative del 2013, abbiamo voluto analizzare il complesso lavoro di Carlo Capacci Sindaco di Imperia, senza farci influenzare dal suo carattere ‘un po' così’. A molti di noi non piace quel suo carattere, ma non siamo tanto sprovveduti da sottovalutare il suo lavoro da Sindaco. Siamo quindi arrivati alla conclusione che Carlo Capacci è percepito burbero e scontroso proprio perchè è rimasto fedele a quelle poche e sane regole di cui si è detto prima, senza tentennamenti e compromessi e oggi guida una città decisamente migliore rispetto al 2013. Mai vorremmo che ciò che è stato fatto potesse essere dilapidato da altri in pochi mesi di cattivo governo. Imperia, a quel tempo, aveva bisogno di un medico perchè era in “fin di vita” e quando c'è bisogno di un medico pensiamo non si debba cercare un medico simpatico, ma uno bravo, che ispiri fiducia”.
“Ricordiamo bene il suo slogan di allora: era un semplice invito, ‘Fìdati’. Ebbene, possiamo ancora ripeterlo questo invito, parlarne con la gente e scriverlo sulla maglietta, perchè il lavoro fatto in questi anni lo giustifica. Qualunque scelta Carlo Capacci vorrà fare, noi del ‘Laboratorio per Imperia’ gli raddoppiamo la fiducia e, oltre a lui, la diamo anche a tutti i nostri concittadini onesti, coerenti, leali e capaci come lui. È per questo che oggi nasce la nostra lista civica ‘ImperiaLab’, composta da tipi magari antipatici, ma certamente ‘capacci di fare’.”