Sanremo: gli uffici dell'Inps verranno spostati nei locali dell'Anagrafe, ieri l'ok dell'assemblea dei dipendenti

L’assemblea dei lavoratori dell’Inps di Sanremo si è espressa favorevolmente alla proposta dell’amministrazione comunale sanremese di spostare l’agenzia della città dei fiori nei locali attualmente occupati dai servizi anagrafici comunali.

Durante l’incontro, svolto ieri, tutti i lavoratori partecipanti all’assemblea hanno apprezzato la proposta dell’amministrazione comunale ed il lavoro e l’impegno del Presidente del Comitato Provinciale Inps, Francesco Prevosto. E’ stata data una valutazione molto positiva della scelta di riunire in un unico edificio tutti gli uffici che si occupano di welfare a partire dal Centro per l’Impiego, rendendo così un migliore servizio all’utenza. La proposta avanzata dal comune è ora al vaglio degli uffici tecnici regionali dell’istituto previdenziale.

Sulla situazione dell’agenzia di Sanremo si è registrata nei giorni scorsi una nota della federazione regionale del sindacato Usb che denuncia problemi di organizzazione e sicurezza dell’agenzia sanremese, spesso è presidiata da soli 3 o 4 lavoratori a fronte delle 24 postazioni di lavoro presenti in agenzia. Ma il sindacato non si limita a denunciare il grave spreco di denaro pubblico conseguente ai costi di locazione di un’agenzia, che costa molto ed è sottoutilizzata.

Damiano Maiolino, del coordinamento Usb di Imperia, conferma che il sindacato denuncia la forte carenza di personale in rapporto all’ampio bacino d’utenza (circa 80 mila residenti), la mancanza di adeguata fornitura di toner per stampanti ed i rallentamenti informatici e blocchi sempre più continui delle procedure durante l’orario di apertura al pubblico. Il sindacato evidenzia inoltre il problema che l’ampliamento dell’orario di ricevimento del pubblico non è stato correlato con il proporzionale aumento dell’orario del servizio di vigilanza delle guardie giurate, ponendo un grave problema per la sicurezza dei lavoratori dell’agenzia.

“Nel malaugurato caso capitassero in futuro episodi similari alla recente tragedia avvenuta nell’agenzia complessa di Torino Nord – termina l’Usb - ognuno risponderà delle proprie precise responsabilità e non si accetteranno inutili e provocatori messaggi postumi di compiacente solidarietà”.