Se tutti quelli che negli ultimi mesi hanno minacciato di staccare la spina all’amministrazione Capacci avessero agito di conseguenza, probabilmente il sindaco sarebbe in vacanza già da un pezzo. Questo è il punto: a nessuno piace l’idea di avere un commissario e nessuno per ora ha il coraggio di fare un salto nel buio, essendo incerto il gioco delle future alleanze.
L’ultima trovata è stata quella di Alessandro Savioli e Susanna Palma: i due consiglieri del gruppo “Per Imperia” sono disposti a dimettersi - pur confermando la stima personale nei confronti del sindaco - se gli altri scontenti faranno altrettanto, diversamente entrambi rimarranno al loro posto. Com’era prevedibile, la proposta è stata accolta con un due di picche (vai avanti tu che a me vien da stare seduto). Giuseppe Fossati, capogruppo di “Imperia riparte”, propende per la mozione di sfiducia, che secondo lui avrebbe i numeri per essere approvata senza difficoltà.
Il segretario cittadino del Partito democratico, Antonio De Bonis, afferma che bisogna convocare una riunione di maggioranza per verificare i numeri e decidere le mosse successive. Marco Scajola, coordinatore provinciale di Forza Italia, sostiene che il centrodestra è pronto a dare una “spinta finale” per far cadere l’amministrazione, anche se spetta a chi siede nella maggioranza compiere il primo passo.
Quante volte è stato scritto che il progetto civico del sindaco, “Imperia Cambia”, è fallito? Che Capacci è al capolinea? Che ognuno deve assumersi le sue responsabilità? È diventato impossibile tenere traccia delle accuse reciproche in consiglio comunale: tutti hanno litigato un po’ con tutti ma in realtà nessuno è davvero pronto a uscire dal teatrino, perché è molto più comodo completare la cottura a fuoco lento del sindaco, insaporirla con scaramucce assortite, iniziando a tastare il terreno per la campagna elettorale 2018, con calma, perché la fretta è cattiva consigliera. La strategia ha un nome: equilibrismo sibillino, vediamo se durerà fino alla fine.
Sarà molto divertente e curioso osservare chi andrà con chi alle prossime elezioni, considerato il guazzabuglio in cui è immersa la politica imperiese e costatato che tutti sono corresponsabili dell’attuale agonia amministrativa. Da cittadino, ciò che mi preoccupa è che molti consiglieri hanno staccato la spina alla città, altro che farla cambiare o ripartire o pensare al bene comune.