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Politica | 13 gennaio 2017, 20:42

Pieve di Teco: il Sindaco Alessandri sull'asilo nido "Noi vogliamo mantenerlo, Brunengo è male informato!"

“Dall’opposizione veniamo accusati di non aver dato comunicazione, ma non lo abbiamo fatto perché si tratta di scelte gestionali che fa la Giunta e, in più, al momento abbiamo sospeso l’appalto perché l’affidamento va rivisto, per mettere insieme le scuole della vallata”.

Pieve di Teco: il Sindaco Alessandri sull'asilo nido "Noi vogliamo mantenerlo, Brunengo è male informato!"

“L’accusa dell’opposizione consiliare, in relazione all’appalto per l’asilo nido è al limite dell’infamante”. E’ questo il primo commento del Sindaco di Pieve di Teco, Alessandro Alessandri, dopo l’intervento del gruppo ‘Uniti per Pieve’ (cliccando QUI), che si è scagliato contro di lui sul futuro dell’asilo nido di via Eula.

“Dall’opposizione veniamo accusati di non aver dato comunicazione, ma non lo abbiamo fatto perché si tratta di scelte gestionali che fa la Giunta e, in più, al momento abbiamo sospeso l’appalto perché l’affidamento va rivisto, per mettere insieme le scuole della vallata”. Al momento all’asilo nido si contano 4 dipendenti, di cui 3 del comune (due maestre ed una cuoca) ed una bidella per le pulizie, che è in appalto ad una cooperativa. “L’anno scorso – prosegue Alessandri - una delle due maestre è andata in pensione, ma c’è stato il blocco del turn-over e per poterla sostituire abbiamo dovuto prendere una maestra interinale. Nell’asilo nido possiamo avere un massimo di 12 bambini ma quest’anno ne abbiamo 6 e facciamo sforzi enormi per mantenerlo. Tra l’altro di bambini ce ne sarebbero in età da asilo nido ma, purtroppo, ci sono alcune famiglia che non riescono a pagare nemmeno le rette in base all’Isee e preferiscono lasciarli ai nonni”.

Il Sindaco Alessandri conferma di voler mantenere l’asilo: “Assolutamente si. Ma dobbiamo fare i conti con i tempi che cambiano. L’asilo costava 144mila euro l’anno ed anche la Corte dei Conti ci aveva contestato le spese perché troppo alte. Io però non mi sono rassegnato e voglio che l’asilo rimanga. Abbiamo seguito la stessa procedura della mensa scolastica, che è stata appaltata ma sempre gestito dal comune. Non dimentichiamo che, nonostante tutto, riusciamo a far pagare un buono pasto da soli 4 euro, inferiore a molte altre grandi città della provincia. Stiamo anche finendo di arredare il nuovo asilo nella ex caserma ‘Manfredi’ ma se le famiglie non portano i bambini i problemi crescono ulteriormente. Oggi l’asilo nido ci costa circa 120mila euro l’anno. Paradossalmente se il comune elargisse 10mila euro a famiglia, risparmierebbe 60mila euro l’anno ed ogni famiglia si assumerebbe una ‘Tata’. Ma noi vogliamo mantenere la struttura e metteremo insieme Pieve con Ranzo e Pornassio”.

Alessandri conferma anche di non voler cambiare i dipendenti: “La cuoca potrà passare alla mensa mentre i dipendenti del comune lavorerebbero per l’azienda che si aggiudica l’appalto”. E lancia anche una decisa stoccata all’opposizione: “Vorrei ricordare a Brunengo che, quando era lui Sindaco, la Regione elargiva un contributo da 120 milioni (circa 60mila euro) mentre oggi è di 10mila”.

Ed infine attacca anche sulle decisioni da ‘prendere insieme’: “Forse Brunengo si è perso un passaggio. Nell’ultimo incontro dell’unione dei comuni – evidenzia Alessandri - a cui Brunengo non c’era, abbiamo attivato le prime tre funzioni principali, ovvero la Polizia Municipale, scuola e settore sociale (e l’asilo nido rientra nel sociale). C’è la volontà di tutti i comuni di fare tutto insieme, ma se Brunengo non partecipa non sa di cosa si è discusso”.

Carlo Alessi

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