Cosa c'è in comune tra una matita, un campanile, una bicicletta e i desideri? Chiedetelo ai bambini venuti al Laboratorio del Sabato del Villaggio di Apricale sabato scorso.
La lettura di sabato scorso dedicata a "Storie di desideri, matite e biciclette" è liberamente ispirata a "Storia di una matita" di Michele D'Ignazio, la storia di Lapo Matita, disegnatore innamorato del suo lavoro al punto di diventare lui stesso una matita, e la storia dell'origine della bicicletta sul campanile di Apricale, un'installazione d'artista di Sergio Bianco, divenuta il simbolo di Apricale.
L'illustratore-grafico, venuto in visita ad Apricale qualche anno fa, fece una mostra di quadri al castello, che contenevano principalmente matite colorate e biciclette forse perchè il suo vivere e lavorare di continuo con le matite, in quanto disegnatore, lo portava a vedere matite dappertutto, proprio come Lapo e forse ha voluto interpretare la bicicletta come un simbolo della vita che passa e ogni pedalata è un minuto una giornata, il tempo che và.
Anche il campanile di Apricale attraverso una finestra in controluce lo ha immaginato come un grosso matitone e piazzandoci sopra una bicicletta come a pedalare in salita in alto in alto verso il cielo, ha voluto simboleggiare la sfida alla gravità, scrivendoci su anche una bella poesia.