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Al Direttore | 01 ottobre 2014, 07:31

Sanremo: paventata costruzione di un Outlet in Valle Armea, la mail del nostro lettore Massimo

Un nostro lettore, Massimo C., ci ha scritto per intervenire nella discussione sull'Outlet di Valle Armea:

"Leggo mail e contro mail di risposta tra chi è a favore e chi è contro questo nuovo 'Centro Shopping' che potrebbe nascere in valle Armea,voglio dire la mia. Analizzando la cosa in modo asettico e disinteressato mi chiedo quali potrebbero essere i punti a favore e quelli contro per l’apertura di questo nuovo centro commerciale. Nuovi posti di lavoro (aumento posti di lavoro... positivo). Nuovi punti vendita di marchi noti e conosciuti (marchi conosciuti uguale nomi di richiamo per chi può spendere e per chi vuole solo curiosare magari sognando davanti ad una vetrina... positivo). Nuova urbanistica (in uno svincolo scomodo e per niente curato,in una zona oramai allo sbando una nuova urbanistica,magari pagata dal nuovo centro commerciale... positivo). Nuova urbanistica 2 (una nuova urbanistica porta dei lavori edili e i lavori edili non possono che essere un fattore positivo per chi si aggiudicherà l’appalto... positivo). Nuova urbanistica 3 (una urbanistica cambiata e migliorata al posto dello sfacelo che c’è adesso,davvero non lo vedete positivo? In fondo una delle uscite dell’aurelia bis porta proprio li davanti,immaginate ad agosto, il moac, il centro commerciale, un bello svincolo). Amianto (mi pare di aver letto proprio su Sanremo News che parte del tetto del vecchio supermercato sia in amianto,ovviamente adesso nessuno ha i soldi per metterlo in sicurezza, perché non approfittarne per farlo fare a chi vorrebbe comprarlo oppure lasciamo l’amianto libero di sgretolarsi,polverizzarsi e volare sulle ali del vento nelle vicinanze?).

Concorrenza? No dai,davvero vogliamo credere che un centro commerciale di lusso possa portare concorrenza ai 'commercianti normali' di Sanremo e Arma di Taggia? Mi volete davvero far credere che se nel centro che potrebbe nascere aprissero 'Cartier' oppure 'Prada' e 'Armani' questo penalizzerebbe davvero i commercianti normali di Sanremo e dintorni? Il lusso chiama il lusso, chi compra certi marchi non andrebbe mai ad acquistare alla, seppur bellissima, merceria o negozio di abiti di Sanremo. Quindi la concorrenza che spaventa tanto la nostra Confcommercio e il nostro 'centro commerciale a cielo aperto' è quella dei marchi importanti e rinomati a livello internazionale? Allora non vogliono difendere Sanremo e i posti di lavoro dei sanremesi comuni ma solo quelli del salotto buono di Sanremo (senza nulla togliere ai tanti dipendenti che lavorano nelle attività di via Matteotti, ma dubito che certe attività si vedrebbero costrette a licenziare per un calo nelle vendite... opinione personale).

Ora mi chiedo e vi chiedo: perché quando in corso Garibaldi hanno aperto un bellissimo Carrefour market non si sono levati gli scudi per difendere il lavoro delle tre o quattro panetterie, delle due o tre macellerie, del supermercato in via Fratti che guarda caso ha chiuso (lasciando peraltro a casa 4 o 6 dipendenti), perché non si è gridato alla concorrenza sgarbata quando un supermercato nella bellissima e centralissima corso Garibaldi poteva e come penso sia successo, mettere in difficoltà una decina (o forse più) di attività più o meno storiche, ma sempre e comunque che davano e danno seppur con mille difficoltà lavoro a tanta gente? Quanto lavoro nuovo ha creato il Carrefour? Il 10% (a memoria visiva i lavoratori che ci sono dentro sono più o meno gli stessi che erano nella sede di Bussana, ma potrei sbagliare!). Ancora una domanda: perché incentivare il turismo di classe,di lusso, quello che secondo le voci importanti della città porta soldi nelle casse dei nostri esercizi commerciali salvo poi,vedere i soliti crocieristi passare da un negozio all’altro del nostro centro commerciale a cielo aperto snobbando magari attività meno centrali ma degne di nota? O che non si fermano nemmeno per un caffè o per una cena? Forse il lusso va bene quando si ferma a comprare in via Matteotti ma non va bene quando il Lusso apre un centro commerciale (che attirerebbe parecchie persone che inevitabilmente un 'giro' per Sanremo lo farebbero, magari comprandosi anche una focaccia o bevendo un latte macchiato in qualche bar?) dedicato a quei clienti che ora (quando vengono) vengono dirottati verso la via pedonale più bella di Sanremo?

Il discorso forse rimane quello,vogliamo/volete che Sanremo sia meta di turisti di lusso? Allora dovrete richiamarli anche con un centro commerciale di lusso. Volete un tipo di turismo più,passatemi il termine,terra-terra,allora abbandonate i crocieristi ,aiutate le attività commerciali che non appartengono a marchi famosi o che non siano di persone influenti,aiutate facendo diventare Sanremo una città a misura d’uomo comune. Non so,sembra poi una guerra tra poveri,ma se penso a quello che dicono o fanno le nazioni in questo momento,Italia in testa, per attirare investimenti nel nostro paese, quando arriva una società che vorrebbe investire,se non ricordo male quello che ho letto sul vostro sito 35 milioni di euro nella nostra città per aprire comunque un centro commerciale che potrebbe dare immagine (e portare flussi di turisti) alla nostra già bellissima città,noi troviamo il modo di farli scappare? Mi sembra anacronistico e stupido, ma io sono solo uno con la terza media!"

Carlo Alessi

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