ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
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Politica | 03 settembre 2014, 01:19

Sanremo: ok al piano delle alienazioni. Sindoni "Se ci fossero spiragli per riavere il Tribunale, la sede di via Anselmi sarà tolta dalla lista"

"Il ricorso sistematico al piano delle alienazioni porterà ad un impoverimento del Comune" ha detto Francesca Antonelli di Sanremo Attiva.

Sanremo: ok al piano delle alienazioni. Sindoni "Se ci fossero spiragli per riavere il Tribunale, la sede di via Anselmi sarà tolta dalla lista"

Il consiglio comunale, dopo una lunga ed articolata discussione, ha approvato il programma con le misure idonee a garantire il raggiungimento degli obiettivi di patto di stabilità interno per il triennio 2014-2016. La pratica, illustrata dall'assessore Mauro Menozzi, conteneva alcune operazioni strategiche per ottenere questo risultato ed evitare le pesanti sanzioni previste in caso di sforamento.

"Il documento prevede un piano di alienazioni e la cessione di un pacchetto azionario dell'Autofiori - ha detto Menozzi - L'Amministrazione ha deciso di togliere dall'elenco alcune ville: Zirio, Pepina e Amelia, per avere un occhio di riguardo verso il nostro patrimonio storico. La variante urbanistica che siamo chiamati ad approvare ha l'obiettivo di ottenere il risultato economico più alto possibile, rendendo più commerciabili gli immobili inseriti nell'elenco. Il fabbricato di via Anselmi, dove era ospitato l'ormai ex Tribunale, è stato stimato in un valore di 16 milioni di euro". 

"Noi siamo contrari alle alienazioni ma siamo favorevoli ad una giusta programmazione - ha detto Giuseppe Riello del Movimento a Cinque Stelle - Non sarebbe poi meglio posticipare la decisione sull'ex Tribunale a dopo il 12 settembre, data quando sarà decisa dal governo la nuova geografia giudiziaria ?".

"La precedente Amministrazione ha lasciato un avanzo di oltre 45 milioni, di cui 14 milioni non vincolati - è intervenuto Franco Solerio di Forza Italia - Nella delibera si dice che i proventi possono essere destinati esclusivamente alla copertura di spese di investimento o, per la parte eccedente, per la riduzione del debito. L'Amministrazione dovrebbe spiegare se è una delibera presa per il patto di stabilità o per fare investimenti. Siamo comunque critici perchè il Comune vuole fare quello che non permetterebbe mai ad un privato, ovvero la speculazione edilizia, dando la possibilità di demolire e ricostruire un edificio come il Tribunale. Manca poi un'indicazione numerica sui bisogni di bilancio. Sulla pratica c'è una questione pregiudiziale, perchè nessun consigliere la può votare senza aver prima visto la bozza del bilancio. L'Amministrazione chiede infatti di votare una delibera senza dire a cosa serve".

"Le polemiche del passato sul piano delle alienazioni erano evidentemente mosse solo dalla campagna elettorale con l'unico obiettivo di farci sforare il patto di stabilità - ha detto il capogruppo di Fratelli d'Italia Gianni Berrino - Il Tribunale non è da vendere perchè ogni giorni ne paghiamo il prezzo della sua chiusura in termini di sicurezza e di occupazione. A 12 mesi dalla chiusura le forze dell'ordine sono infatti impegnate ad andare ogni giorno ad Imperia, non c'è più la polizia giudiziaria, il carcere di Sanremo non è poi più utilizzato per gli arresti immediati. Una remota speranza che il Tribunale possa tornare c'è ancora, quindi chiediamo che venga stralciato l'edificio del Tribunale dal piano delle alienazioni ed in sostituzioni venga inserito parte del campo golf". 

"Noi siamo estremamente contrari alla vendita dei beni comunali - è intervenuta Francesca Antonelli di Sanremo Attiva - perchè sono una risorsa della città e dei cittadini. Il ricorso sistematico al piano delle alienazioni porterà ad un impoverimento del Comune. Servirebbe invece una programmazione ed una politica economica e finanziaria per uscire da questa emergenza. Ci sono costi dell'Ente che potrebbero infatti essere eliminati. Non è poi possibile basare il rispetto del patto di stabilità basandosi solo sul piano di alienazioni, visto che queste sono in realtà solo sulla carta. Nel 2013 infatti su un piano di 21 milioni se ne realizzarono solo poco più di 2".

"Dalla dirigente è stato detto che la situazione finanziaria è disastrosa - è intervenuto il capogruppo del Pd Mario Robaldo - Quindi non capisco le cifre date da Solerio sui milioni di euro che sarebbero a disposizione. Questo bilancio lo dovrebbe votare anche l'opposizione, perchè se siamo obbligati a portare un documento così non è certo colpa nostra. Alternative ora non ce ne sono".

"L'avanzo di amministrazione non è un utile di gestione, ma a volte deriva da un'incapacità - ha aggiunto Giuseppe Di Meco di Sanremo al Centro - Io sono favorevole all'alienazione dei beni pubblici, che non siamo ovviamente storici. Vendere un bene che non ha valenza culturale o istituzionale vuol dire permettere all'Amministrazione di avere delle risorse e di abbattere la spesa corrente. Poi non mi piace sentire dire che il privato è sempre quella cosa cattiva che specula. Ricordiamoci che beni come villa Zirio e villa Angerer sono stati i privati a realizzarli. Il pubblico è invece colui che ha fatto il Palafiori e la nuova stazione. E' una scelta dolosa ma obbligatoria. Se ci sarà l'opportunità di riportare il Tribunale a Sanremo, troveremo una sede idonea che non sarà più quella. Dire quindi oggi che vendendo l'immobile si perderà questa opportunità è errato. Il bene della città è quello di tenere i conti in ordine".

"La nostra coerenza è stata quella di eliminare le ville storiche dal piano delle alienazioni - ha precisato Francesco Prevosto di Sanremo Insieme - L'edificio di via Anselmi, l'ex Tribunale, è stato messo all'ultimo posto e sarà venduto solo se sarà necessario".

Il consigliere Alessandro Sindoni di Sanremo al Centro ha poi ricordato un intervento in aula, fatto da parte di un esponente dell'ex amministrazione, in cui veniva già sottolineata la necessità di vendere parte del patrimonio immobiliare per rispettare il patto di stabilità. "La maggioranza attuale ha dovuto fare i conti in base ai numeri precedenti, i quali indicavano uno squilibrio - ha detto - Una parte di questa situazione attuale è derivata dall'anticipo avuto dalla Rai lo scorso anno, che se da una parte ha salvato da un pre dissesto finanziario, dall'altra ha ora portato alla mancanza di 8 milioni e mezzo. Dobbiamo far di tutto per evitare di chiedere di nuovo un anticipo. Perdere il Tribunale è stata una cosa estremamente negativa, che ha portato gravi conseguenze. Ormai è un dato di fatto, anche se è uscita una dichiarazione del ministro Orlando che rimette un po' in gioco la situazione. Ora dobbiamo inserire questo edificio nel piano delle alienazioni perchè è l'unica opzione che abbiamo. Nell'emendamento che presentiamo diciamo che se ci fossero spiragli per riavere il tribunale, l'edificio di via Anselmi sarà tolto dal piano delle alienazioni. Dobbiamo poi dare un segnale al Governo che Sanremo rivuole il suo Tribunale, e non un semplice Tribunalino. Il mettere il campo golf tra le alienazioni, pur con il parere positivo degli uffici, è una cosa irrealizzabile".

Alla fine la pratica è stata approvata con i soli voti della maggioranza, voto favorevole all'emendamento della maggioranza di eventualmente riesaminare la situazione a breve, prima della pubblicazione del bando, in caso di spiragli positivi per un possibile ripensamento del Governo sul Tribunale, mentre è stata bocciata la proposta di sostituire nel piano delle alienazioni il Tribunale stesso con il campo golf e parte del Palafiori.

Federico Marchi

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