Sanremo: Marchi jr. legge Marchi, mercoledì sera la conclusione della rassegna “Affabulando in piazza Capitolo”

Si chiude mercoledì 27 agosto la rassegna letteraria della Pigna “Affabulando in piazza Capitolo”, sesta edizione. L’Accademia della Pigna ha deciso di dedicare quest’ultima serata culturale ad uno scrittore di Sanremo scomparso alcuni anni fa, ma sempre vivo in chi segue certi percorsi letterari non troppo scontati: Moreno Marchi. A leggere i brani di quest’autore sarà il figlio Federico Marchi, noto giornalista televisivo. Per introdurre l’autore l’Accademia ha invitato il ventimigliese Domenico Managò, che fu amico ed editore di Moreno, mentre il conservatore della Biblioteca Freddy Colt fornirà alcuni intermezzi d’improvvisazione al pianoforte.

La serata in particolare è dedicata al periodo futurista di Moreno Marchi, uno degli aspetti forse meno conosciuti dello scrittore sanremese (anche se Elbano di nascita). Marchi infatti divenne noto soprattutto per la sua ultima parte letteraria di saggista e biografo legata ad autori come Drieu La Rochelle, Celine e degli scrittori collabos francesi in generale, di cui è considerato uno dei massimi esperti, che lo portò a tenere conferenze al Senato e presso le Università di Roma, Torino e Trieste.

Marchi si avvicinò a metà anni '70 al movimento futurista, divenendo poi uno dei più stretti collaboratori di Enzo Benedetto (considerato l'erede culturale del fondatore del Futurismo Filippo Tommaso Marinetti). Per 18 anni, dal 1976 al 1993, ha ininterrottamente scritto su "Futurismo Oggi", la pubblicazione ufficiale del movimento, di cui è stato tra le principali firme.  Nel 1978, in occasione di una cerimonia ufficiale svolta il 14 gennaio a Roma, vinse il premio nazionale "Filippo Tommaso Marinetti" per il suo libro "Propulsioni ascendentali" pubblicato l'anno precedente.

In programma vi sono alcuni racconti e poesie tratte proprio da "Futurismo Oggi", che ripercorreranno il suo viaggio all'interno del movimento artistico e letterario italiano del XX secolo. Scritti dai quali traspare in tutta la sua evidenza lo stile di Marchi, a volte enigmatico e a volte provocatorio, ma sempre incentrato sull'analisi dell'animo umano. Dopo un’intensa estate di cultura e spettacolo nella Pigna, anche le associazioni di piazza del Capitolo si apprestano a dichiarare conclusa la stagione e a mettersi al lavoro per proporre le attività invernali, fatte di conferenze, corsi d’approfondimenti ed incontri conviviali.

Alcune note biografiche sul lettore Federico Marchi, nato nel 1976, ha in qualche maniera seguito le orme del padre divenendo giornalista. Svolge questa professione (sia in televisione sia come firma di quotidiani) in maniera esclusiva dal 1999, ma i suoi primi articoli risalgono al 1994 e furono pubblicati nelle pagine dell'allora "Eco della Riviera" che per qualche mese ospitarono contemporaneamente le firme di padre e figlio. In questi anni ha portato avanti l'opera di Moreno, seguendo la pubblicazione di tre libri postumi e partecipando come relatore ad alcuni convegni dedicati alla figura del padre (a Roma, Sanremo ed Imperia). Nel 1997, a meno di tre mesi dalla scomparsa di Moreno, ha completato un breve testo di teatro che il padre non aveva avuto il tempo materiale di finire, offrendo uno scritto idealmente prodotto a quattro mani. Il testo venne recitato al teatro Ariston in due serate (13 e 18 giugno) in occasione dello spettacolo "La luna sul lago".