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Attualità | 11 luglio 2013, 15:27

Ventimiglia: domenica la festa del centro L'Ancora presso la Comunità Riviera Flower

Ventimiglia: domenica la festa del centro L'Ancora presso la Comunità Riviera Flower

Domenica presso la Comunità Terapeutica Riviera Flowers a Ventimiglia si svolgerà l’annuale festa del Centro L’Ancora. Per un intero pomeriggio, la Comunità, che attualmente ospita trenta persone con dipendenza da sostanze (alcol e droghe), “aprirà le porte” ai familiari degli utenti, ai volontari e agli operatori del Centro L’Ancora, al personale delle Asl con cui il Centro collabora e ad alcuni rappresentanti della società civile.

Dopo i saluti del Presidente del Centro L'Ancora, il dott. Marco Boeri, i ragazzi in programma presenteranno un piccolo spettacolo teatrale. A seguire il momento più atteso della giornata: alcuni ex utenti della Comunità, che hanno completato il programma di recupero con esito pienamente soddisfacente e che hanno lasciato la Comunità da almeno 1 anno e mezzo senza mai ricadere nell’uso di sostanze, verranno premiati pubblicamente con la medaglia d’argento del Centro L’Ancora.

La festa si concluderà con un piccolo buffet organizzato dai volontari con l’aiuto degli utenti in programma, dopodiché la Comunità “richiuderà le porte” e tornerà alla vita di tutti i giorni e alla sua infaticabile lotta contro ledipendenze e i devastanti danni causati da alcol e droghe.

"A “Casa Aperta”, questo il nome della festa, non può accedere chiunque, altrimenti la privacy degli utenti in programma sarebbe violata; - spiegano gli organizzatori - tuttavia il fatto di ricevere una piccola porzione della società vuole essere un modo della Comunità per aprirsi simbolicamente a tutta la cittadinanza".

A tutta la cittadinanza, istituzioni comprese, è rivolto l’appello del Presidente dott. Boeri affinché le Comunità Terapeutiche non siano dimenticate. "In quest’epoca di tagli alla sanità e allo stato sociale, c’è infatti il rischio che anche le Comunità vengano depotenziate e sostituite con altri interventi più economici ma meno efficaci nel contrastare alcolismo e tossicodipendenza. E’ importante, oggi più che mai alla luce del costante aumento digiovani che usano sostanze denunciato dal CNR (rapporto Espad 2013), che le Comunità continuino ad affiancare gli interventi di semplice “riduzione del danno”.

A differenza di questi ultimi, infatti, le Comunità offrono alle persone dipendenti dalle sostanze la possibilità di un percorso riabilitativo che non punta a minimizzare i danni dell’uso di sostanze, ma si prefigge un completo e definitivo affrancamento della persona dalla sostanza. Si tratta di un obiettivo ambizioso, raggiunto completamente solo da una parte degli alcolisti e tossicodipendenti che lo intraprendono, e che richiede tempi lunghi ed elevato impegno da parte dell’utente. Tuttavia, ogni anno da quasi tre decenni, quelle persone che a Casa Aperta salgono sul palco per ricevere la Medaglia, dimostrano che si tratta di un obiettivo raggiungibile. Ed è un obiettivo così nobile e desiderabile che ripaga di tutta la fatica, di tutto il tempo e delle risorse investite. Liberare un essere umano dalla schiavitù delle sostanze e restituirlo a una vita sana e produttiva: possiamo forse accettare che si stia avvicinando il giorno in cui questo non sarà più importante?". La risposta del Centro L’Ancora, per bocca del suo Presidente dott. Boeri, è un “no!".

C.S.

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