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Politica | 12 dicembre 2012, 19:52

Vallecrosia: dopo la richiesta di dimissioni avanzata dal PD, Biasi risponde a Faraldi

"In questi ultimi giorni, come credo sia giusto, ho voluto parlare, preventivamente con la Giunta, la Maggioranza, ed il gruppo di Minoranza nonché con i dipendenti Comunali, terminando questo percorso con la convocazione del Consiglio Comunale previsto nei primi giorni della settimana prossima, al fine di capire lo stato d’animo di tutti coloro che mi circondano e collaborano con me" - ha detto Biasi.

Armando Biasi

Armando Biasi

"Apprezzo lo sforzo di analisi , quando ci prospetta. lo scenario che si evidenzia dalle indagini ancora in corso per i reati legati alla criminalità organizzata nel Ponente Ligure, dinamiche malavitose che ci devono preoccupare, ma penso che la situazione vada ampliata su scala più vasta, cioè in tutti gli enti che operano nella pubblica Amministrazione, Comuni , Province e Regione". A dichiararlo è Armando Biasi, sindaco di Vallecrosia che così è intervenuto in merito alla richiesta di dimissioni avanzata contro di lui da Leandro Faraldi, segretario provinciale del PD, in relazione alla ben nota operazione "La svolta".

"Penso che il nome utilizzato dagli investigatori per le indagini in corso non sia un caso, in quanto credo che ora più che mai bisogna pretendere di arrivare sino in fondo a tutte le dinamiche o i collegamenti malavitosi , che minano la credibilità delle istituzioni di ogni ordine e grado, mi auspico quindi che “La svolta” sia in primis di presa di coscienza ed ognuno sia pronto a fare la sua parte, compreso il PD con coloro che siano investiti da indagini, anche iscritti al partito. - spiega il primo cittadino di Vallecrosia - Per ciò che mi riguarda questa valutazione personale è in atto, sia culturale e sia nel rispetto delle istituzioni che rappresentano lo Stato, avendo sempre vissuto nel rispetto dei singoli ruoli. Come anticipato nei giorni scorsi attraverso le testate giornalistiche il mio impegno è quello di garantire alla città che rappresento ed amo la massima coerenza e trasparenza con il mio modo di affrontare la quotidianità soprattutto per il ruolo istituzionale che i cittadini mi hanno delegato, garantendo la massima disponibilità alle dimissioni personali nel momento in cui avrò tutti gli elementi per decidere con serenità.

In questi ultimi giorni, come credo sia giusto, ho voluto parlare, preventivamente con la Giunta, la Maggioranza, ed il gruppo di Minoranza nonché con i dipendenti Comunali, terminando questo percorso con la convocazione del Consiglio Comunale previsto nei primi giorni della settimana prossima, al fine di capire lo stato d’animo di tutti coloro che mi circondano e collaborano con me. - prosegue Biasi - Ritengo un atto Politico coerente da parte del PD, la richiesta delle mie dimissioni essendosi schierato contro la mia lista alle elezioni Comunali del 2011, ma non era necessario forzare ulteriormente con termini inappropriati, forse oggi in Italia è diventata una moda uccidere l’avversario politico. Utilizzerò i prossimi giorni per condividere con i miei familiari la scelta da intraprendere e soprattutto se ha veramente un motivo logico occuparsi di Pubblica Amministrazione oggi in Italia, visto il clima di sospetto e gogna mediatica, aggravata ulteriormente dai fatti accaduti nel Ponente Ligure. 

Quando si parla di richiesta di commissione d’accesso, tranquillizzo Faraldi, che non devo attendere che qualcuno autorizzi l’eventuale invio di organi di controllo, in quanto essendo il primo che ho rispetto per le regole e le dinamiche investigative, mi dimetterò preventivamente al fine che si accerti ogni azione Amministrativa, al fine di certificare come sia stato l’operato della mia amministrazione. Mi auguro fortemente, per il bene dei nostri territori, che si arrivi velocemente a chiarire tutti i dubbi, i pregiudizi ed i reati connessi, in quanto nessun Amministratore oggi può svolgere il proprio ruolo con la serenità idonea, non avendo nessuno strumento di tutela e verifica preventiva. 

Avevo già detto in un recente passato, che la provincia di Imperia è sul baratro di una crisi economica e di sistema inaccettabile, il 15 % della popolazione dovrà trasferirsi perchè non ci sono più opportunità occupazionali, le famiglie sono in crisi ed ogni giorno rischiano di perdere la casa a causa di un licenziamento. - chiosa - La miopia complessiva di sistema ha favorito la rincorsa a distruggere tutto, senza pensare ad un progetto lungimirante di crescita e sostenibilità sociale, non riesco a capire vivamente tutto ciò ha chi gioverà in futuro". 

C.S.

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