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| 15 marzo 2011, 15:28

Carbone: Lunardon (PD) chiama Savonanews

Ci ha contattato Giovanni Lunardon, che ieri aveva avuto semplicemente problemi di linea sul cellulare e non intendeva dunque sottrarsi ad alcun confronto.
 Oggi, per ovvi motivi...

Carbone: Lunardon (PD) chiama Savonanews

... Lunardon non sarebbe istituzionalmente tenuto a rilasciare dichiarazioni, visto che è in atto la conferenza dei servizi a Roma: ma ci teneva a farci conoscere almeno il suo pensiero e dopo una civilissima chiacchierata informale possiamo almeno pubblicare una sua dichiarazione su tre punti fondamentali:

- La campagna elettorale, la raccolta firme ecc. del PD che diceva NO ALL’AMPLIAMENTO: secondo Lunardon è sempre stata intesa come un “NO” allo specifico progetto presentato da Tirreno Power, che in pratica proponeva solo un revamping dei vecchi gruppi, PIU’ la costruzione di un nuovo gruppo, con un sostanziale aumento dell’inquinamento. Posizione forse non resa con sufficiente chiarezza dai manifesti  (“ma il volantino chiariva meglio la nostra posizione, che è sempre stata quella”, specifica Lunardon);

- La delibera della Regione (di cui attualmente non è possibile avere copia, ndR) non ricalca affatto quella dell’azienda, anzi le pone vincoli piuttosto severi ai quali non si è neppure certi, allo stato attuale delle cose, che l’azienda risponda positivamente. D’altronde gli investimenti li fa l’azienda, e se non si riesce a trovare un accordo la sua risposta è quella di “lasciare tutto come sta”, quando sappiamo benissimo che la posizione attuale è insostenibile per l’ambiente. La Giunta regionale ha cercato, con grandi difficoltà, di mediare tra le esigenze dell’ambiente e quelle del lavoro, e Lunardon si ritiene soddisfatto del risultato pur rispettando e comprendendo la posizione dei comitati e dei cittadini che avrebbero voluto la completa metanizzazione, molto più protettiva della salute. Ha ribadito però più volte che questa soluzione era inapplicabile perché l’azienda aveva opposto un rifiuto netto e senza condizioni.

Ogni altra considerazione e dichiarazione si potrà rilasciare solo al termine della conferenza dei servizi.
 Al momento la prospettiva sarebbe dunque la seguente:

- Immediata ristrutturazione dei gruppi 3-4, che resteranno in funzione per i prossimi 5 anni con il revamping possibile (ricordando che NON è possibile adeguarli BAT - migliori tecnologie disponibili) Quindi, con un moderato abbassamento delle emissioni. Nel frattempo verrà costruito il nuovo gruppo, che invece sarà adeguato alle BAT;

- Dopo 5 ANNI, completata la costruzione del nuovo gruppo, verranno abbattuti i gruppi 3-4;

A questo punto potrebbero passare almeno altri 5 anni, durante i quali si dovrà presentare un nuovo progetto per un gruppo aggiuntivo (ovvero, per l’ampliamento), che dovrà superare tutte le procedure di legge (AIA, VIA ecc.) e che potrà avere il benestare della Regione se risulteranno rispettate tutte le norme di legge.



v.r.

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