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| 18 febbraio 2010, 06:38

Sanremo The Story: Claudio Villa adorava le moto e i mandarini

Continua il nostro viaggio attraverso gli aneddoti della Mostra con Anna Tripodi

Claudio Villa con le Zie Tripodi

Claudio Villa con le Zie Tripodi

Continua il nostro viaggio immaginario e ricco di aneddoti attraverso la mostra Sanremo The Story.

Questa volta ci occupiamo del "Reuccio" della canzone italiana, il mitico Claudio Villa tanto legato alla famiglia Tripodi da lasciare indelebile il suo ricordo nel cuore di Anna, la figlia di Erio.

La mostra, che viene ospitata al Palafiori sino al 28 febbraio  e poi farà il giro del modo grazie al direttore artistico Pepi Morgia, è colma di cimeli del Museo della Canzone di Vallecrosia ognuno con una storia da raccontare.  Virginia Consoli ha con cura  e professionalità scelto e catalogato tutto il materiale della Fondazione  del Museo in esposizione alla mostra e con il suo prezioso lavoro sta contribuendo al grande successo di Sanremo The Story.


Il porta dischi autografato da Claudio Villa  è solo una goccia nel mare delle mille testimonianze che ha lasciato alla famiglia Tripodi
“Claudio era molto legato alla nostra famiglia – racconta Anna – ci veniva a trovare più volte all’anno con la moglie e le figlie e li ospitavamo volentieri anche qualche giorno.  Nonostante il suo aspetto burbero e scontroso era un uomo con un temperamento forte, ma molto dolce e disponibile, simpatico, generoso e padre premuroso”

“Era appassionato di moto di grossa cilindrata e spesso la usava per venire da Roma a Vallecrosia. O almeno così diceva lui, anche perchè le moto  su cui viaggiava erano talmente alte che non arrivava a toccare con i piedi a terra e le mie zie, alle quali era molto affezionato, lo prendevano in giro dicendo che in realtà faceva il viaggio caricando la moto in treno a Roma e scaricandola a Bordighera”

Era davvero tanto il legame tra Claudio Villa ed Erio Tripodi che il cantante, prima di partire per la sua ultima Tournee in Giappone, decise di incidere tutte le canzoni scritte dal suo amico fraterno proprio nella sala di incisione di Vallecrosia e quello fu il suo ultimo disco prima di morire nel 1987.

“Aveva una capacità musicale fuori dal comune – ricorda Anna - . Ci sono artisti che per incidere un disco ci mettono mesi, lui in un pomeriggio registrò tutte le canzoni!”

Nel 1982 una grande delusione per Claudio Villa, la sua esclusione dal Festival e le accuse ufficiali a Gianni Ravera, organizzazione di qulla Trentesima edizione.  “Fu per lui un dolore immenso che lo colpì profondamente. Trascinato dalla sua grande passionalità andò dall’allora Pretore di Sanremo a sporgere denuncia per questa ingiustizia ed era così arrabbiato che sbattendo i pugni sulla scrivania del funzionario ne ruppe un pezzo. Mio padre, che naturalemte lo aveva accompagnato, raccolse quel pezzo che oggi è conservato nel museo insieme alle sue testimonianze audio”

In Sanremo The Story sono conservati anche alcuni dischi di Claudio Villa e il suo contratto con il Festival di Sanremo nel 1958

Il ricordo del Reuccio è ancora così vivo in casa Tripodi che al ristorante da Erio lo chef Hermann Bonfanti ha inserito nel menu il suo piatto preferito, "le trenette alla Claudio Villa" con acciughe, pomodori e origano che sono state cucinate ieri a Casa Sanremo durante il Cooking Show del Gambero Rosso.
“Adorava i mandarini – conclude Anna – ne mangiava davvero tantissimi e ancora oggi ci chiediamo come facesse a non stufarsi”

Nelle foto storiche Claudio Villa con le Zie Tripodi e con Erio.
Nell'altra foto l'album conservato nella mostra

Barbara Pasqua

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