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Eventi | 19 luglio 2019, 11:13

Da Isolabona a Dolceacqua un weekend nell'arte nel segno del tradimento

Domani, sabato 20 luglio, alle ore 18 si inaugurerà il restauro del Castello Doria di Isolabona, con la mostra “Memorie#Tradimenti”, seguita il giorno successivo, domenica 21 luglio, alle 18, dall’inaugurazione della mostra “Traditur” al Castello Doria di Dolceacqua.

Traditur, l'opera di Flavia Bigi

Traditur, l'opera di Flavia Bigi

Domani, sabato 20 luglio, alle ore 18 si inaugurerà il restauro del Castello Doria di Isolabona, con la mostra “Memorie#Tradimenti”, seguita il giorno successivo, domenica 21 luglio, alle 18, dall’inaugurazione della mostra “Traditur” al Castello Doria di Dolceacqua.

"Dalle Alpi agli Appennini liguri si sviluppa - dal 20 luglio al 15 agosto e dal 20 agosto al 26 settembre - un confronto tra arte contemporanea e tradizione pittorica antica sul tema del “tradimento” per scoprire il lato oscuro della memoria e della storia: quello dei tradimenti e dei travisamenti. Stellanello, Camporosso, Isolabona, Dolceacqua, Finale Ligure, Montebruno, San Sebastiano Curone, Garbagna e Ottone sono i borghi che hanno aderito al programma dell’Associazione Genius Loci Floridi Doria Pamphilj per la valorizzazione e la promozione del territorio e del patrimonio storico e culturale dei luoghi legati alle famiglie Floridi Doria Pamphilj attraverso l’arte e la musica. Il tema scelto per la prima esposizione itinerante che lega i nove luoghi è, appunto, il tradimento" - spiegano gli organizzatori. 

Flavia Bigi - l’artista che vive e lavora fra Roma e Parigi – ha scelto di indagarlo attraverso un progetto dal titolo eloquente: “Traditur”, dove il gioco dei dadi incarna l’incertezza del destino umano in un universo esatto e matematico. "Come la storia di una casata è legata a una serie di alleanze e tradimenti spesso imprevedibili, così i grandi dadi in marmo nero e bianco che recano incisi i simboli ispirati agli stemmi araldici delle famiglie coinvolte, si interfacciano e si confrontano in accostamenti inaspettati, suggerendo un intricato sistema di rimandi e collegamenti. L’opera, che ha vinto la seconda edizione del Premio “Memorie#” per l’arte contemporanea, indetto dal Trust Floridi Doria Pamphilj, sarà esposta al Castello Doria di Dolceacqua dal 21 luglio al 15 agosto, per poi approdare, in un confronto con la tradizione pittorica antica della mostra “Memorie#Tradimenti”, ai Chiostri di Santa Caterina, nel più importante complesso monumentale di Finalborgo, dal 20 al 28 agosto e, infine, all’Archivio Pittor Giani di San Sebastiano Curone dal 30 agosto al 26 settembre". 

"Il gioco dei dadi riporta nel presente la storia del passato. - analizzano i curatori dell'iniziativa - Duplice è infatti il significato del termine “Traditur”: da un lato richiama il significato latino del verbo “tardo”, ossia tramandare, raccontare e dall’altro la parola evoca l’italiano “tradire” richiamando così la mostra “Memorie#Tradimenti” che gravita attorno all’avventurosa vita di Francesco Maria Della Rovere coinvolto in tre episodi di “tradimento” assieme alle famiglie Doria, Pamphilj e Floridi. Attraverso la serie gioviana dei ritratti degli illustri, realizzati con la tecnica della pictografia dalla Bottega Tifernate, vengono messi in risalto traditi e traditori eccellenti, protagonisti del Rinascimento: in base alla lettura delle vicende narrate, ognuno può essere visto come il tradito o il traditore, come la vittima o il carnefice. La prima tappa di “Memorie#Tradimenti” inaugurerà, sabato 20 luglio, il restauro del Castello Doria di Isolabona. L’ingresso a tutti gli eventi è libero"

C.S.

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