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Politica | 05 marzo 2019, 08:39

Anche la delegazione sanremese dell'Ugl Terziario a Campione d'Italia: "Una situazione sconvolgente"

"Chiusa un'azienda per beghe politiche". Il timore cresce anche per le altre case da gioco.

Anche la delegazione sanremese dell'Ugl Terziario a Campione d'Italia: "Una situazione sconvolgente"

Sconcerto e rabbia, una città morta per il menefreghismo delle istituzioni, questo il commento della delegazione sanremese dell’Ugl Terziario rientrata nella notte da Campione d’Italia dove si è svolta la riunione tra organizzazioni sindacali e Federgioco.

“Quello che abbiamo visto è sconvolgente - commenta Massimiliano Moroni -. Una città morta dove l’unica attività era data dal Casino e per colpa di qualche politico si è chiusa una azienda che incassava 90 milioni di euro. Assurdo il silenzio da parte del Governo che tarda da  sette mesi  a mettere la firma per la nomina del commissario prefettizio per tentare almeno la riapertura che dia dignità e trovi una soluzione al dramma che stanno vivendo  2.000 cittadini italiani dimenticati”.

“Rabbia e sconcerto per quello che abbiamo visto - aggiunge Claudio De Tomi - è mai possibile che per la vendita della Pernigotti  il Governo si è mobilitato occupando i media per settimane e per Campione nessuno ha mosso un dito? La situazione è allucinante, i dipendenti da oltre 200 giorni vivono dentro delle tende, un presidio permanente, e nessuno da Roma muove un dito. La cosa scandalosa che i cittadini e gli ormai ex lavoratori sopravvivono, fanno la fila al banco alimentare dove arrivano gli aiuti ,i generi di prima necessità grazie alle associazioni di volontariato svizzero il ‘Tavolino Magico’ ed i ‘Lions’ di Lugano, ciò e scandaloso”.

“Qui ci sono 800 persone su una popolazione di quasi 2.000 abitanti - aggiunge Roberto Spina - che hanno perso il lavoro e  non sanno dove sbattere la testa, ogni giorno una media di 300 persone, con tanta vergogna, fanno la fila per mettere insieme il pranzo e la cena. L’asilo è stato chiuso per il freddo perché il gasolio è finito e mancano i soldi per pagare il gasolio, la casa comunale per lo stesso motivo è al freddo e i 90 dipendenti da settembre non ricevono lo stipendio. Una situazione incredibile, allucinante se si pensa che in 221 giorni di chiusura il Casinò, si stima, abbia perso oltre 45 milioni di euro di incassi e il tutto per cosa? Solo beghe politiche”.

Redazione

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