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 / Cronaca

| 27 aprile 2017, 10:50

Imperia: Felix Croft arrivato in tribunale, la sentenza nel pomeriggio "Sono tranquillo ma anche un po' stressato" (Foto e Video)

Il Pm Grazia Pradella ha chiesto una pena di 3 anni e 4 mesi di reclusione e 50mila euro di multa. La difesa ha chiesto l'assoluzione perché il fatto non sussiste e perché non costituisce reato. Croft ha dichiarato più volte di aver agito con fini umanitari, e non per denaro

Imperia: Felix Croft arrivato in tribunale, la sentenza nel pomeriggio "Sono tranquillo ma anche un po' stressato" (Foto e Video)

L’attivista ‘No Border’ Felix Croft è arrivato in tribunale d Imperia. Con lui una ventina di amici e attivisti che lo accompagnano ad ogni udienza.

E’ prevista per oggi, infatti, la sentenza del processo che lo vede imputato dopo l’arresto nel luglio scorso mentre tentava di trasportare in Francia una famiglia di migranti composta da marito, moglie, due bambini e il fratello della moglie. Il Pm Grazia Pradella ha chiesto una pena di 3 anni e 4 mesi di reclusione e 50mila euro di multa. La difesa ha chiesto l'assoluzione perché il fatto non sussiste e perché non costituisce reato. Croft ha dichiarato più volte di aver agito con fini umanitari, e non per denaro.

La sentenza è prevista nel primo pomeriggio. Felix Croft ha detto di voler aspettare il verdetto prima di parlare alla stampa ma si è detto tranquillo e un po' stressato.

Nella replica di questa mattina il Pubblico Ministero ha citato l’allarme lanciato nei giorni scorsi dal Procuratore Capo di Catania Carmelo Zuccaro, che nell’ottica di un possibile rischio per la sicurezza nazionale ha messo in dubbio l’operato di alcune Ong. “Nulla so sulle problematiche riferite dalla Procura di Catania – ha detto Grazia Pradella – ma là come qua l’interesse per la sicurezza dello Stato è preminente”.

“Nessun sistema giuridico – ha detto in aula il Pm – può consentire a persone come Croft, seppur in buona fede, la valutazione sulla sicurezza dello Stato. Croft le leggi le conosceva e sapeva che la violazione di esse costituisce un reato, per cui nella sua condotta non si può comprendere un’attenuante”.

La difesa, rappresentata dagli avvocati Ersilia Ferrante e Laura Martinelli, ha fatto riferimento al caso di Cédric Herrou, il contadino francese condannato a un’ammenda dopo aver fatto varcare il confine a numerosi migranti. “Sul caso di Herrou – ha detto il Pm – ho prodotto un documento tradotto dal centro di cooperazione. La Francia punisce con la pena di un anno chi entra nello Stato senza che vi sia il riconoscimento dello status di rifugiato. La normativa francese, e non quella italiana, prevede una scusante quando non c’è una contropartita diretta, ma l’ingresso avviene con la finalità di fornire ai migranti consigli giuridici o la possibilità di una vita migliore per lo straniero. Questo il nostro diritto non lo prevede, i cinque sono stati trasportati da Croft illegalmente dall’Italia dove avevano un minimo di cure e assistenza”.   

Gli avvocati hanno detto che non si può escludere che le persone trasportate da Croft avessero diritto all’asilo politico in Francia. “Inoltre – ha aggiunto Laura Martinelli – mi domando dove fosse l’esigenza della tutela dell’interesse quando le autorità, al momento del fermo hanno omesso di procedere all’identificazione, e mi domando anche dove fosse l’esigenza della sicurezza quando in quel periodo a Ventimiglia insistevano centinaia di migranti non identificati”.

Francesco Li Noce

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