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| 18 gennaio 2016, 16:39

Regione: sequestro del peschereccio matuziano, l'assessore Mai "Urgente piano di gestione pesca al gambero rosso"

L’assessore Mai annuncia che, nei prossimi giorni, insieme all’assessore regionale allo Sviluppo Economico Edoardo Rixi, convocherà un incontro sul tema con tutte le associazioni liguri del comparto.

L'assessore regionale Stefano Mai

L'assessore regionale Stefano Mai

“Il sequestro del peschereccio Mina ha posto l’attenzione sull’urgenza di arrivare all’elaborazione di un piano di gestione della pesca al gambero rosso condiviso tra Italia e Francia, sul modello di quanto abbiamo elaborato con successo sul rossetto”.

Lo afferma l’assessore regionale alla Pesca Stefano Mai, in merito al sequestro del peschereccio da parte delle autorità francesi durante un’uscita per la pesca al gambero rosso nelle acque antistanti il confine tra Italia e Francia. “A oggi, al di là degli annunci roboanti ma poco concreti da parte del Pd che non mi risulta si sia opposto quando il governo Renzi ha regalato il nostro mare e i nostri gamberi alla Francia – commenta l’assessore Mai - lo strumento più praticabile e che porterebbe a una soluzione definitiva di un annoso problema di pesca nelle acque al confine, è la stesura di un piano delle risorse condivise, previsto dal regolamento mediterraneo".

"Come Regione Liguria siamo al lavoro per la redazione del documento facendoci promotori, anche presso il Ministero delle Politiche Agricole, di un testo  che possa essere adottato dai ministeri con delega alla Pesca d’Italia e Francia. Nel frattempo prenderemo contatti anche con la Regione Paca per condividere i contenuti del piano di gestione che comprenda specifiche tecniche su come effettuare la cala delle reti a strascico e il rilascio di permessi di pesca speciale. La pesca al gambero rosso è un target strategico per la Liguria che come Regione vogliamo tutelare arrivando a una soluzione definitiva che faccia uscire i nostri pescatori da un’incertezza normativa che dura ormai da troppi anni".

"Approfondiremo inoltre, nelle sedi ministeriali competenti, le ragioni che hanno portato l’Italia alla sottoscrizione di un trattato, quello sul nuovo confine marino, che si è rivelato fortemente penalizzante per l’Italia e quindi valuteremo come opporci durante l’iter parlamentare”. L’assessore Mai annuncia che, nei prossimi giorni, insieme all’assessore regionale allo Sviluppo Economico Edoardo Rixi, convocherà un incontro sul tema con tutte le associazioni liguri del comparto.

C.S.

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