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Politica | 31 marzo 2012, 12:22

Bufera politica ad Imperia: Strescino non presenta la nuova giunta e scoppia la polemica col PDL

"Questo non è il mio Pdl. Non mi riconosco più in questo partito ad Imperia". La frase è stata pronunciata da Strescino che ha preannunciato come, nelle prossime ore, il partito, chiederà le sue dimissioni dalla carica di sindaco.

Paolo Strescino

Paolo Strescino

Colpo di scena ad Imperia, il sindaco Paolo Strescino non ha presentato la nuova giunta durante l'attesissimo incontro con i media. I nuovi equilibri della maggioranza del capoluogo di provincia sono nuovamente in bilico. Non ne fa mistero il primo cittadino che ha motivato la decisione di non parlare dei futuri assessori per via del diffondersi delle troppe indiscrezioni giornalistiche circa i consiglieri comunali. Da tutti e 21 infatti è attesa in queste ore una vera e propria dimissione di massa ed al momento il sindaco ha preferito prendere tempo riservandosi una decisione entro lunedì.

Quindi, ancora nessuna ufficializzazione per i cinque che accompagneranno Strescino verso il consiglio del 12 di aprile. Rimangono comunque i nomi dei quattro più uno: Tiziana Berilinguer avvocato, Sara Serafini insegnante, Federico Sossi dirigente Asl, Carlo Capacci amministratore unico della Imperia Yacht. Ignoto ovviamente il quinto membro del nuovo corso di questa amministrazione, soprattutto dopo la nomina seguita a stretto giro dalla revoca di incarico per Roberto Cristaldini, l'ex funzionario di banca 65enne, che ormai sembra sempre più 'fuori dai giochi'. 

Ad ogni modo, nonostante le attese disilluse per l'incontro di oggi, nell'ottica di Strescino non c'è in alcun modo una volontà di lasciare il proprio incarico, come confermato stamani, tuttavia c'è chi invece chiederà le sue dimissioni a breve. Si tratta di quelli che ormai si possono definire a tutti gli effetti gli ex colleghi politici del PDL. Dal partito infatti non sono mancate certo le polemiche negli ultimi giorni nei confronti del sindaco soprattutto dopo la sua decisione di azzerare la giunta. Come ha candidamente anticipato Strescino, ad ore dovrebbe arrivare la richiesta di fargli abbandonare la carica di primo cittadino.

Di fronte a questa prospettiva, la rottura appare quindi definitiva, casomai ci fossero stato dei dubbi in merito. Lo stesso sindaco sul caso ha detto una frase concisa ma estremamente chiara sull'attuale situazione "Questo non è il mio pdl. Non mi riconosco più in questo partito ad Imperia". 

Ecco le dichiarazioni di Strescino in conferenza stampa.

"Il momento è di grandissima difficoltà per la città, ho pensato assieme alle persone che hanno con me condiviso la scelta di entrare in giunta a cui va la mia riconoscenza personale e deve andare la riconoscenza di tutta la città perché il momento che Imperia sta vivendo è davvero drammatico e quindi rivolgo un appello a tutto il consiglio comunale perché credo sia doveroso nel pieno rispetto del loro mandato di consiglieri comunali che ci sia un'attentissima valutazione di quelle che saranno, se me ne daranno le possibilità, le proposte del sindaco quindi dell'amministrazione comunale, ad esclusiva tutela dell'interesse pubblico e che ci sia quindi un confronto con i gruppi consiliari, tutti nessuno escluso.

Chiedo altrettanto che ci sia nei modi nelle formule che si riterranno una forte presa di coscienza di tutta la città. È un momento che non ha eguali se si parla di dimissioni di 21 consiglieri, quelli che sarebbero sufficienti a far cadere il sindaco credo che non si guardi all'interesse della città. La questione porto non è fine a se stessa non solo si rischia di fermare le opere ma si rischiano dei posti di lavoro,si rischia un gravissimo danno per l'Ente, si rischia il potenziale indotto e la funzionalità dell'approdo.

L'appello è rivolto in questo senso. Oggi ho la responsabilità di tutelare la città e devo essere messo in condizione di poterlo fare, credo che ci debba essere una forte presa di coscienza da parte di ogni consigliere comunale, non stiamo giocando non si fa politica adesso. Consideriamo la proposta della Porto di Imperia fortemente negativa e irricevibile da parte della città. In questa settimana sarò chiamato ad attivare altri procedimenti molto pesanti riguardo alla Porto di Imperia Spa. Siccome so che verranno chieste le mie dimissioni del sindaco da parte del Pdl cittadino è chiaro che in questa fase non ho intenzione di dimettermi eventualmente verrò dimesso dal consiglio comunale.

Qui bisogna salvare la città e non fare politica, prima del 12 aprile devo fare atti tali per salvaguardare la città. Credo che la conferenza stampa di martedì scorso tenuta dall'ex giunta abbia fatto emergere la vera natura del nostro rapporto. Io faccio appello al confronto e alla ragionevolezza, ieri ne ho raggiunti diversi telefonicamente e ho chiesto loro un confronto. Credo che ci sia un forte processo di maturazione all'interno del partito che probabilmente non va bene a tutti. Ritengo che sia un atto grave non consentire al consiglio comunale di discutere della questione porto.

I partiti oggi devono necessariamente fare un passo indietro, mi auguro che tutti capiscano qual'è la gravità del momento, se il sindaco va a casa, sicuramente si rallentano gli atti e c'è il rischio molto concreto che la Porto di Imperia Spa subisca danni irreparabili e poi a cascata i posti di lavoro, i cantieri, i proprietari di posti barca. Per quanto riguarda la Lega Nord, mi è stato detto: “noi siamo qua che aspettiamo”. Io avevo in calendario di incontrare i dipendenti dalla Porto di Imperia spero che me ne diano la possibilità se no qualcuno dovrà delle spiegazioni alla città. Credo che nominare una giunta oggi sarebbe improprio se poi lunedì c'è la dimissione di questi 21 consiglieri". 

Stefano Michero - Gabriele Piccardo

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