Questo il testo dell’ordine del giorno:
- VISTE:
- le norme introdotte dall' attuale Governo nazionale, atte a forzare la privatizzazione della gestione del servizio idrico, concretizzate nella Legge 166/2009,
- l'accelerazione del processo di privatizzazione del servizio idrico attuata a livello provinciale in sede AATO,
- la vasta giurisprudenza che conferma la potestà degli enti locali nella definizione della "non rilevanza economica" di un servizio pubblico locale
- l'esperienza maturata in molte zone d'Italia ove è stata attuata la privatizzazione che ha permesso di rilevare come si verifichino puntualmente: aumenti delle tariffe per i cittadini, esubero di lavoratori del settore, calo degli investimenti e decadimento della qualità del servizio
- l'espandersi dei movimenti di cittadini che richiedono una gestione pubblica del servizio idrico
CONSIDERATO CHE:
- Il PD segue con estrema attenzione le considerazioni e le analisi della comunità scientifica nazionale ed internazionale che dimostrano come, già oggi, l'acqua sia una risorsa sempre più ridotta e che in futuro la tendenza sarà quella di scarseggiare sempre maggiormente.
- Il PD respinge l'idea che "gestione pubblica" sia sinonimo di inefficienza e che posizioni prese in questa direzione sono ritenute infondate e lesive della dignità degli amministratori.
- Il PD contesta le motivazioni che hanno portato all'emanazione delle normative e le modalità con le quali sono state presentate ai cittadini: come un obbligatorio adeguamento alle norme comunitarie.
IMPEGNA GLI ORGANI DEL PARTITO DEMOCRATICO AD OGNI LIVELLO ad affermare con forza in ogni sede istituzionale e nella propria comunicazioni verso gli iscritti ed i cittadini che:
- Il Partito Democratico riconosce il Diritto umano all'acqua, ossia l'accesso all'acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell'acqua come bene comune pubblico;
- Il Partito Democratico persegue il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà;
- Il Partito Democratico riconosce che la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l'accesso all'acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini
Inoltre, per i motivi sopra esposti: IMPEGNA ALTRESì SINDACI, CONSIGLIERI COMUNALI, ASSESSORI ELETTI NELLE LISTE DEL PD ad attivarsi con sollecitudine per :
- promuovere e sostenere nei Consigli Comunali della Provincia la richiesta di variazione dello Statuto Comunale affinchè all'interno dello stesso sia inserita la dicitura: "Il Comune di NOME COMUNE dichiara di riconoscere il diritto umano
all'acqua, ossia l'accesso all'acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell'acqua come bene comune pubblico; confermare il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di
solidarietà; riconoscere che la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l'accesso all'acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, e quindi la cui gestione va attuata attraverso gli Artt. 31 e 114 del d. lgs n. 267/2000;"
- promuovere e sostenere nei Consigli Comunali della Provincia delibere, mozioni, ordini del giorno nei quali siano ribaditi i principi indicati nella dicitura al punto precedente
- promuovere e sostenere con qualunque azione il principio generale dell'"acqua pubblica".