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Attualità | 21 agosto 2025, 10:48

Un viaggio tra storia, archeologia e natura: Ventimiglia lancia il progetto "Dina la Ventemigliusa" (Foto e video)

Una guida interattiva in abito storico che parlerà tutte le lingue del mondo

Un viaggio tra storia, archeologia e natura: Ventimiglia lancia il progetto "Dina la Ventemigliusa" (Foto e video)

Un viaggio interattivo alla scoperta della storia, dell'archeologia e della natura della città di confineVentimiglia lancia il progetto “Dina la Ventemigliusa”. 

"Dare vita al nostro passato con occhi più giovanili. Un'idea proposta da Confesercenti e accolta favorevolmente da tutte le persone che rappresentano il tavolo del turismo. E' un'iniziativa che ha avuto per noi la possibilità di coniugare il marketing territoriale, la cultura, la storia e la tecnologia per dare voce, attraverso l'arte in senso più ampio, a Dina la Ventemigliusa" - dice l'assessore Serena Calcopietro - "La figura è nata dall'abito storico. Ci sono una serie di elementi che richiamano le città vicine. Sarà una Dina stilizzata dove attraverso dei codici scansionabili con il telefono si potrà vedere in maniera virtuale una serie di siti di interesse culturale e paesaggistico. Nonostante sia l'emblema del patrimonio culturale ventemigliusu potrà parlare tutte le lingue del mondo. Il turista nel momento in cui scansiona il codice Qr verrà in automatico tradotto nella sua lingua d'origine. Agli albergatori verranno distribuiti materiali, totem e adesivi. I siti coinvolti sono il Forte dell'Annunziata, la biblioteca Aprosiana, nell'ufficio Iat in stazione, il museo dei Balzi Rossi, l'area archeologica di Nervia e i giardini Hanbury. Il nome Dina nasce da 'San Segundina'. Un'occasione per scoprire Ventimiglia come non l'avete mai vista".

"Un grande lavoro di squadra" - aggiunge Sergio Scibilia di Confesercenti - "Abbiamo da subito coinvolto la Cumpagnia di Ventemigliusi perché Ventimiglia ha una grande storia e cultura. Dietro all'abito si nasconde una storia che i giovani non conoscono. Dina accompagnerà il turista e i nostri giovani alla scoperta della storia e della cultura della città. Ci sarà la possibilità di scoprire e conoscere la città e viaggiare con il telefono senza barriere. Davanti a ogni monumento verrà raccontata la sua storia. Il progetto è popolare e inclusivo. Chiederemo ai negozi, ai ristoranti e agli albergatori di aderire al progetto. Questo Qr Code si potrà, dunque, trovare ovunque. Abbiamo cercato di creare un progetto che fosse diffuso il più possibile. Da Confesercenti il progetto passa da oggi al Comune diventando così patrimonio del Comune. Abbiamo personalizzato il prodotto, abbiamo guardato l'abito del passato e lo abbiamo modernizzato. E', quindi, un prodotto solo di Ventimiglia. In seguito, ci sarà un'attività di promozione importante per far conoscere il prodotto anche all'estero. Può essere aggiornato in tempo reale e può comunicare, in modo immediato, informazioni e aggiornamenti al turista. Al suo interno c'è anche un link che si collega direttamente al sito del Comune e alle sue manifestazioni. E' Un piccolo adesivo in cui dietro, PERò, c'è un grande lavoro. E' un'occasione per sviluppare curiosità verso la nostra storia e cultura anche per i giovani. A settembre installeremo i totem ma volevamo lanciare questo progetto in occasione di San Secondo".

"Ringraziamo Confesercenti per averci coinvolti e il Comune con cui abbiamo sempre collaborato. E' un progetto popolare" - afferma Marco Scullino della Cumpagnia di Ventemigliusi - "Luigino Maccario ha scritto come era l'abito e come la donne avrebbero dovuto portarlo. Parte da una base comune, il vestito appartiene anche a realtà vicine, ma lavora nella specificità delle caratteristiche di quello ventimigliese. Ci sono altre persone che hanno parlato dell'abito ventimigliese ma non come lo ha fatto Luigino Maccario. Il progetto nasce da una ricerca storica e iconografica profonda a partire da una fotografica originale del personaggio".

"E' stato un bel lavoro" - dichiara Marika Martini, designer - "La ricerca è stata un po' difficile. Abbiamo fatto la ricerca storica delle immagini della ventemigliusa. C'è stato uno studio sulla fisicità della donna. L'immagine è stata reinterpretata digitalmente. Volevamo una figura che rappresentasse la donna e la storicità di Ventimiglia. Abbiamo voluto pescare informazioni e dettagli anche dall'ambito dei fumetti".

"Grazie alla realtà aumentata Dina si anima per guidare i turisti in un tour unico della città. E' un modello leggero da caricare. Si muove e parla in modo fluido sia su cellulare, tablet e computer" - illustra lo sviluppatore Bram Van Den di Iconiq Communication - "Vi sono pulsanti interattivi. Tutto funziona anche con poco segnale. Non c'è bisogno di scaricare un'app".

 

Elisa Colli

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