Il Tar di Genova ha accolto il ricorso di due azienda che, insieme ad altre tre, avevano partecipato al bando per la fornitura delle 80 ecoisole per la raccolta dei rifiuti differenziati del comune di Sanremo, costringendo così Amaie Energia ad ammetterle alla gara. In pratica le due aziende, la EMZ Tecnologie Ambientali e la Interwaste, hanno impugnato il provvedimento di esclusione dalla procedura aperta per la fornitura ed installazione di isole ecologiche informatizzate, adottato da Amaie Energia, perché la partecipata del Comune di Sanremo non avrebbe presentato la dichiarazione di impegno per il rispetto delle quote giovanili e rosa.
Le due aziende, nel loro ricorso, hanno lamentato la mancata considerazione dell’intervenuta assunzione dell’impegno in questione, tramite la puntuale compilazione dei modelli predisposti dalla stazione appaltante, nonché la violazione dei principi di tassatività delle cause espulsive, del risultato e dell’autovincolo; inoltre anche l’omessa concessione del soccorso istruttorio per l’ipotesi in cui, pur non essendo stata richiesta dall’Amministrazione, si ritenesse necessaria una dichiarazione separata dedicata esclusivamente all’impegno occupazionale; ma anche l’inosservanza del principio di proporzionalità e l’assenza di un interesse sostanziale della committente ad estromettere l’operatore economico dal confronto concorrenziale.
Ora Amaie Energia dovrà riammettere le due aziende all'interno della gara. Ovviamente i tempi per l’installazione delle 80 isole ecologiche informatizzate si dilateranno un po’ per consentire le procedure necessarie. "Nella gestione quotidiana dell’azienda – ha commentato Sergio Tommasini, Presidente di Amaie Energia e Servizi - gli amministratori si trovano spesso a dover prendere decisioni organizzative e amministrative, confrontandosi talvolta con interpretazioni giuridiche che possono generare difficoltà operative. Nel caso specifico del progetto delle ecoisole informatizzate, legato a fondi del PNRR, abbiamo preso atto di due sentenze del TAR che hanno aderito a un’interpretazione sostanzialista (seppur minoritaria in giurisprudenza) secondo cui l'accettazione integrale delle clausole di gara, espressa nella domanda di partecipazione, includerebbe anche l’impegno all’assunzione delle quote di legge per il lavoro femminile e giovanile, nonostante l’assenza di una voce esplicita nella modulistica”.
Ora Amaie Energia si sta adoperando per procedere celermente con la gara, nel pieno rispetto delle decisioni del Tribunale: “È importante sottolineare – termina Tommasini - che l’operato degli uffici, che hanno predisposto il bando seguendo il modello dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, non è mai stato messo in discussione. Lo stesso giudice amministrativo ha riconosciuto che non fosse possibile ricorrere al soccorso istruttorio per sanare l’assenza della dichiarazione. Tuttavia, ha ritenuto che l’impegno richiesto fosse comunque implicito nell’accettazione generale delle disposizioni previste dalla lex specialis”.
Il processo di posizionamento delle nuove ecoisole doveva terminare entro i primi mesi del 2026 e, ovviamente slitterà alla metà dell’anno stesso.