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Attualità | 06 dicembre 2022, 07:01

Sanremo: gli alunni della scuola 'Italo Calvino' hanno vinto il concorso nazionale 'Una lettera per Pinocchio'

Si sono aggiudicati la possibilità di svolgere una gita in Toscana e, ovviamente anche a Collodi, il paese di Pinocchio.

Sanremo: gli alunni della scuola 'Italo Calvino' hanno vinto il concorso nazionale 'Una lettera per Pinocchio'

Un iniziativa della Prof. Monica Cassese, docente di Lettere della scuola Secondaria di 1° grado della scuola ‘I. Calvino’ di Sanremo, ha portato gli alunni delle seconde classi a partecipare al concorso nazionale ‘Una lettera per Pinocchio’ della Fondazione Carlo Collodi.

E gli alunni hanno vinto, aggiudicandosi la possibilità di svolgere una gita in Toscana e, ovviamente anche a Collodi, il paese di Pinocchio. Oltre alle due classi della Prof. Cassese, la seconda D della stessa scuola matuziana ha vinto il secondo premio per un fumetto liberamente ispirato alla storia del famoso burattino.

L'anno scorso, la scuola sanremese ha lavorato sul libro di Pinocchio in diversi modi: lettura in classe e a casa del libro, attività di continuità tra i diversi ordini di scuola (materna, primaria e secondaria), partecipazione al concorso ‘Buon compleanno Pinocchio’.

Le classi prima A e prima B hanno scritto lettere a mano con penna stilografica per partecipare al concorso ‘Lettera a Pinocchio’ in collaborazione con la Pelikan; la classe prima D ha invece partecipato al concorso ‘Un fumetto per Pinocchio’ in collaborazione con Lucca Comics e Games. Le classi sono poi state valutate da una giuria popolare e una giuria nominata dalla Fondazione e sono risultate vincitrici in questo modo:
classe prima A: 1° posto nella sezione ‘Lettera a Pinocchio’
classe prima B: 3° posto nella sezione ‘Lettera a Pinocchio’
classe prima D: 2° posto nella sezione ‘Un fumetto per Pinocchio’.

 

“All'avvio di questo anno scolastico – evidenzia la Prof. Cassese - abbiamo organizzato il primo viaggio di istruzione dopo le restrizioni dovute dalla pandemia e abbiamo portato tutte le nostre attuali classi seconde a visitare Collodi, Pisa e Lucca. Al ritorno ho chiesto agli alunni di scrivere alcune lettere al Direttore del giornale per raccontare quanto accaduto”.

Lavinia Falcidia ci scrive: “Caro direttore, Oggi le vorrei parlare di un concorso a cui abbiamo avuto la possibilità di partecipare l’anno scorso che poi ha portato a un sogno che non ci saremmo mai aspettati di realizzare. Tutto iniziò verso il mese di dicembre dell’anno scorso quando la nostra prof. di italiano disse: ‘Oggi cominceremo a leggere Pinocchio’. Noi pensammo che fosse uno scherzo perchè per me Pinocchio lo leggevano solo i bambini delle elementari o persino quelli della scuola materna. Invece no, abbiamo letto anche noi Pinocchio, però in modo differente, provando a parlare con il libro e arrivando a fare riflessioni e commenti, capendo che si può leggere un libro noto con occhi e pensieri diversi. Nel corso dell’anno abbiamo quindi svolto diverse attività tra cui quella che ha previsto di condividere alcune riflessioni nate dalla lettura del libro con i bambini delle classi quinte della scuola primaria, ai quali abbiamo anche preparato delle scatoline costruite con la tecnica degli origami all’interno delle quali abbiamo messo dei bigliettini con frasi che speriamo abbiano saputo suscitare emozioni e pensieri. Arrivati a questo punto, si chiederà: ‘Avranno raggiunto un obiettivo? Saranno stati ricompensati? Avranno vinto?’. Le rispondo subito: Sì, e la vittoria ci ha permesso di organizzare la nostra prima gita. Condividerò solo alcune impressioni. Pisa, le comunico che la Torre è sempre pendente e non cede, però la piazza è sotto attacco dai ‘maranza’ che grazie ai nostri insegnanti-guerrieri sono stati sconfitti. Lucca, una città strabiliante, pur non essendo Roma riesce sempre a incontrarti con i suoi incredibili monumenti, anche se i preparativi per il Lucca Comics non hanno permesso di ammirarla al suo massimo splendore. Ma ora parliamo un po’ di Collodi, paesino carinissimo che si potrebbe dire a misura di burattino, con un parco divertentissimo e molto curato, all’interno c’è anche un giardino indescrivibile che, onestamente, non mi sarei mai aspettata di vedere, sembravo di immergersi nel libro di Pinocchio. Ci hanno proposto molte attività. Subito abbiamo visitato la dimora delle farfalle e proprio qui alcuni di noi, provenienti da paesi esteri, hanno potuto emozionarsi rivedendo animali della loro terra. Poi siamo entrati all’interno del museo dove abbiamo potuto giocare con giochi interattivi ispirati dal racconto di Pinocchio, sembrava di essere teletrasportati da un capitolo all’altro. Gli animatori del Parco ci hanno proposto anche una caccia al tesoro, divisi in piccolo gruppi, che abbiamo svolto all’interno del parco monumentale. La visita del parco permette di rivivere le avventure di questo piccolo e simpatico burattino. Al termine di tutte queste attività, abbiamo lasciato la Toscana e siamo tornati in Liguria”.

“P.S.: Pinocchio può essere letto da tutti. Alcune frasi che potrebbero risultare senza senso, un senso lo hanno, bisogna solo pensarlo e scoprirlo. Pinocchio insegna l’essenza di essere piccoli e l’imparare a crescere. PS2 E’ stato possibile passare due giorni insieme alla compagnia di tutti gli amici e di conoscere compagni nuovi di altre classi”.

E invece Inesa Ionel, scrive: “Caro Direttore, ‘Buon compleanno Pinocchio’: questo è il titolo del concorso di cui non conoscevo neanche l’esistenza. E’ cominciato tutto dalla lettura del libro ‘Pinocchio, le avventure di un burattino’ per arrivare a visitare Pisa, Lucca e Collodi. Un’esperienza bellissima, mai immaginata. So che pensare questo sbagliato, ma tra me e me dicevo: ‘Per delle semplici lettere abbiamo vinto conquistando la possibilità di vivere un’esperienza unica’. Leggere il libro di Pinocchio non è stato così inutile. All’inizio lo ammetto, ero quasi obbligata a leggerlo, ma le pagine mi incitavano a emozionarmi, era sempre un po’ più intrigante, capace di far comprendere e riflettere, sembra banale? Sì, ma con un significato importante. L’esperienza a Collodi è stata stratosferica, divertente, ricordo ancora le risate e le barzellette durante il viaggio. Spero di ritornare presto a Collodi per portare i miei genitori e convincerli a divertirsi un po’.”

Carlo Alessi

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