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Attualità | 10 giugno 2021, 21:02

Verde urbano, paesaggio e ambiente al centro dell'incontro del PAC a Bordighera Alta

L’associazione ha l’obiettivo di tutelare il patrimonio ambientale e culturale promuovendo proposte originali finalizzate al miglioramento dell’immagine del territorio senza scopo di lucro

Le immagini dell'incontro

Le immagini dell'incontro

“Isolati facciamo poco, uniti possiamo essere più incisivi”. Con questa frase, Elga Bianchi Cova, fondatrice di PAC (Ponente, Ambiente e Cultura), esordisce aprendo l’incontro dell’associazione ambientalista che mira a valorizzare il territorio, nata nel 2020 dalla comunione di intenti di conoscenti con la grande passione per il ponente ligure. Fra i temi trattati: verde urbano, paesaggio e ambiente. L’associazione ha l’obiettivo di tutelare il patrimonio ambientale e culturale promuovendo proposte originali finalizzate al miglioramento dell’immagine del territorio senza scopo di lucro.

La volontà è quella di esaltare una terra ricca di bellezze naturali e di testimonianze storico-architettoniche coniugando ambiente, cultura, storia, paesaggio, arte, comunità locali. Un progetto ambizioso che richiede impegno, lavoro e la fondamentale relazione fra le varie associazioni ed enti. A parere di tutti fondamentale la cooperazione fra le associazioni creando un coordinamento volto ad una comunicazione ramificata ed efficiente.

L’intervento di Daniela Cassini ricalca quelli che sono i presupposti del PAC: “Il territorio merita attenzione per le sue caratteristiche, vogliamo agire in un ottica più ampia di ponente a difesa del valore del territorio. Recuperare il grande passato, in estrema sintesi. Uno sguardo che va dalla costa all’entroterra. Saremo pronti a puntualizzate per gli aspetti che interessano la difesa del territorio discutendo alcune azioni che vanno in direzione diversa, come l’estrema portualizzazione della costa, privatizzazioni del patrimonio storico architettonico, un uso che non è favore della collettività".

Poi Gabriella Monaco, ex funzionario di Regione Liguria, evidenza il discorso di pari opportunità tra i comuni dell’entroterra e quelli della costa con l’intento di favorire i giovani e ricorda il problema del disastro idrogeologico che induce, facendo sparire i servizi, le famiglie a spostarsi verso il mare. Il suggerimento è di progettare delle strategie per le aree interne.

Molte proposte, come quella di Carlo Bagnasco, presidente fondazione Pompeo Mariani, nel comunicare che sono stati individuati ben 41 siti importanti dal valore artistico a Bordighera e si pone l’obiettivo di rendere la città delle palme patrimonio umanità UNESCO o quella del professor Barnaba che intende creare un nuovo parco letterario. 

Presente anche il consigliere ed esponete di Alternativa Intemelia, Massimo D’Eusebio, sempre in prima linea quando si tratta di ambiente. All’incontro anche l’associazione GazeBò - Bordighera che si occupa  di protezione ambientale e culturale del territorio, attiva da un anno circa.

All’appello anche Legambiente Valle Argentina, il Comitato Difesa del Verde Bordighera, Gli Amici del museo Bicknell. Pia Viale dell’associazione culturale di Vallebona, Massimo Cimino, tesoriere dell’associazione PAC, Gianni Valenzano, Gisella Cassini, Mauro Marelli e altri amanti del ponente ligure pronti a proporre le proprie idee.

Tantissimi i temi trattati come la pista ciclabile Ospedaletti-Bordighera, l’AureliaBbis, il porto di Ospedaletti, la problematica dei fuochi e la regolamentazione che non viene rispettata, la spiaggia dei “naturisti” a Ventimiglia  o la chiusura della mulattiera tra Ventimiglia e Camporosso o anche in discussione la privatizzazione di villa Angerer, battaglia in cui il PAC è attualmente impegnato.

Uno sguardo a 360 gradi di una zona che parte dal mare e raggiunge la montagna attraversando le vallate, un punto di vista innovativo che punta le problematiche e le difficoltà con il proposito di esaltare l’aspetto culturale attirando anche un turismo di qualità e non soltanto quello speculativo.

Diego Lombardi

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