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Economia | 03 maggio 2020, 12:11

Coronavirus: la produzione dello Zafferano di Triora, "E' tutto fermo, dalla vendita alle fiere. Non dovremmo avere problemi per la Festa della Raccolta"

L'intervista a Daniele Laigueglia che insieme a Barbara Cardone, hanno dato vita alla coltivazione dello zafferano di Triora, un'eccellenza nota oggi conosciuta anche all'estero

Coronavirus: la produzione dello Zafferano di Triora, "E' tutto fermo, dalla vendita alle fiere. Non dovremmo avere problemi per la Festa della Raccolta"

Verso la 'Fase 2' dell'emergenza Coronavirus con il racconto delle eccellenze del territorio. Ne parliamo con Daniele Laigueglia, coltivatore dello zafferano di Triora. Una realtà nata grazie ad un sogno 'coltivato' insieme a Barbara Cardone con l'azienda agricola Poggio di Marò.

Coltivare lo zafferano non è semplice, in Italia avviene solo in 6 regioni ed oggi è un lavoro pressoché artigianale, fatto completamente a mano. Questa realtà della valle Argentina era passata da un primo raccolto di 35mila bulbi arrivando fino ad oltre 120mila bulbi. Oggi lo zafferano che cresce nel paese delle streghe, a 780 metri sul livello del mare, è molto richiesto, tanto dai privati quanto dagli chef del ristoranti, italiani ma anche stranieri.

Come ha influito il lock down delle attività sullo zafferano ce lo racconta Daniele Laigueglia. Inoltre, in fondo al video ne abbiamo approfittato chiedendo una piccola ricetta facile, da fare a casa, per sfruttare al meglio questo prodotto.



“Ora a giugno vedremo come hanno lavorato i nostri bulbi e se ci sarà stata una crescita. Questa annata 2019 invece è stata buona per alcuni aspetti negativa per altri. Buona perchè abbiamo ottenuto per il quinto anno consecutivo il certificato di qualità superiore, negativa, invece, per il nemico comune della nostra zona, i cinghiali" - analizza Daniele Laigueglia.

"La situazione di crisi legata al Coronavirus ha colpito tutto e tutti. La chiusura di tutto il settore della ristorazione e della gastronomia ha toccato anche noi, perchè vendiamo a loro. Tutto si è fermato. Le restrizioni, poi, hanno annullato tutte le fiere di settore che erano un bel trampolino di lancio per la stagione. Purtroppo ci ha toccato parecchio. Anche all'estero dove è scattato lo stop un po' dopo, ora le vendite si sono bloccate anche lì" - spiega.

Invece, guardando alla Fase 2, conclude. "Per la festa della raccolta (ad ottobre) quando durante la raccolta dello zafferano la gente viene invitata sui campi per conoscere come viene coltivata questa spezia, penso che non ci saranno grossi problemi. Lavorando all'aperto siamo pronti ad affrontare eventuali restrizioni e mantenere anche particolari precauzioni”.

Stefano Michero

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