La prestigiosa fiera agricola gastronomica dedicata al cipollino, il tipico ortaggio De.Co coltivato da secoli nell'antico borgo del Canavese ha dato vita alla presenza del Sindaco, Angelo Canale Clapetto e dalla Pro Loco, organizzatrice della manifestazione, al gemellaggio con la Cipolla egiziana ligure coltivata da Marco Damele a Camporosso. Un'unione di gusto e tradizione all'insegna della biodiversità e tutela di due territori così diversi ma così uniti nella ricerca di nuove forme di salvaguardia dell'ambiente.
Marco Damele in veste di scrittore e contadino chef, ha realizzato un laboratorio sulla biodiversità in cucina preparando al mortaio l'ormai famoso pesto con il bulbo coltivato e diffuso nella Riviera dei Fiori reso ancora piu' coinvolgente grazie all'abbinamento con i prodotti tradizionali da forno del Panificio Fratelli Lia di Camporosso.
Spiega Marco Damele: “Preparare il pesto di cipolla egiziana ligure è semplicissimo, piuttosto il problema può essere di organizzarsi in modo da avere la possibilità di preparare tutto l'anno una buona e salutare pasta al pesto. La cipolla egiziana è una pianta perenne, molto rigogliosa; la possiamo coltivare in vaso sulla finestra della cucina, sul terrazzo, in giardino o nell'orto tutto l'anno e all'occorrenza utilizzarla per preparare al momento un pesto. Come si fa? questa è la mia ricetta collaudata: schiacciate con grande pazienza nel mortaio con il pestello delle belle foglie fresche di cipolla egiziana, un pizzico di sale, una manciata di pinoli e Parmigiano reggiano, ogni tanto aggiungendo un cucchiaio d'olio d'oliva extravergine d'oliva per rendere più morbida la crema che ne nasce e più facile il lavoro. Mettete il pesto ottenuto che sarà profumatissimo, in un recipiente di vetro, aggiungendo fino a coprire completamente altro olio, e deponete in frigorifero, dove si conserverà per mesi”.
L'imprenditore agricolo e scrittore di Camporosso in provincia di Imperia, è protagonista da oltre vent’anni nel mondo della floricoltura del ponente ligure. Dai premi nazionali e internazionali ricevuti per la sua coltivazione di verde ornamentale, dopo un arricchimento professionale alla guida dei giovani agricoltori, ha orientato l’attività dell’azienda sulla ricerca e coltivazione delle antiche varietà orticole, di cui per via della moda, dei gusti e della richiesta di mercato si erano letteralmente perse le tracce. In particolare ha studiato e reintrodotto la cipolla egiziana ligure (Allium cepa viviparum), diventata in poco tempo preziosa ed autentica testimone della biodiversità del Ponente ligure.
Marco oggi è un contadino moderno, un custode della biodiversità, titolare di un’azienda all’avanguardia orientata al futuro che alterna alla coltivazione, anche una ricca attività di incontri e conferenze in giro per l’Italia. Per Edizioni Zem ha scritto nel 2017 e 2019 insieme alla giornalista Irina Reydes il libro “La cipolla Egiziana” e “Una storia di agrobiodiversità del Ponente Ligure”, e nel 2018 la sua prima raccolta di ricette vegetariane intitolata “Cucinare la Cipolla Egiziana”.
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