/ Economia

Economia | 11 luglio 2019, 07:00

Cannabis legale Italia: come riconoscere i prodotti sicuri

Cannabis legale Italia, un argomento attualissimo che però ancora genera perplessità e confusione tra i pericolosi effetti della mariujana non legale e quelli invece senza rischi delle piante di marijuana legale in Italia approvata dal Parlamento tramite specifica normativa e ulteriormente supportata da diverse sentenze della Corte di Cassazione.

Cannabis legale Italia: come riconoscere i prodotti sicuri

Cannabis legale Italia, un argomento attualissimo che però ancora genera perplessità e confusione tra i pericolosi effetti della mariujana non legale e quelli invece senza rischi delle piante di marijuana legale in Italia approvata dal Parlamento tramite specifica normativa e ulteriormente supportata da diverse sentenze della Corte di Cassazione.

Come possiamo distinguere la marijuana illegale dalla cannabis legale in Italia? La principale discriminante è la concentrazione del THC, una sostanza naturalmente presente nel vegetale che deve rientrare nei limiti previsti dalla legge per la marijuana legale in Italia. Tale concentrazione deve risultare al pari o al di sotto dello 0.6% (elevando il precedente limite che era dello 0.2%) : oltre tale soglia la marijuana è considerata non lecita e potenzialmente pericolosa per la salute e per la sicurezza. Questa distinzione quindi è fondamentale per mettersi al riparo sia dal punto di vista della salute, sia per quanto riguarda conseguenze sul piano penale.

Altra caratteristica da considerare per riconoscere la cannabis legale in Italia è la presenza di informazioni dettagliate sulle confezioni e nelle eventuali descrizioni online che suggeriscono gli utilizzi del prodotto e specificano la provenienza della pianta oltre che la quantità di THC presente e il produttore.

La tracciabilità della marijuana legale in Italia è sinonimo di qualità e sicurezza del prodotto finale: al momento dell'acquisto il consumatore deve verificare l'attendibilità del venditore e soprattutto le informazioni relative alla materia prima e ai trattamenti che ha subito prima di raggiungere il punto vendita o lo scaffale virtuale di un e-commerce che vende cannabis legale in Italia.

Dopo questa introduzione, osserviamo più nello specifico la normativa relativa alla marijuana permessa nel nostro paese, la differenza tra i prodotti destinati all'utilizzo terapeutico e ricreativo e come riconoscere i prodotti sicuri da acquistare e consumare.

Cannabis legale Italia: cosa dice la legge

La normativa di riferimento sulla marijuana legale Italia è la Legge 242 del 2016 che è in vigore dal 14 gennaio del 2017 e che definisce le tecniche di coltivazione della cannabis e dei suoi derivati. La legge si applica alle sementi autorizzate dall'Unione Europea e stabilisce che sia possibile coltivare solo un seme provvisto di certificazione e tale documentazione debba essere conservata dal vivaista finchè la pianta rimane in vendita (e comunque per almeno un anno) in modo che tutta la catena di operatori e il cliente finale possano verificare la provenienza del prodotto.

Non è permessa l'importazione, salvo che le piante rispettino sin dalla loro origine le normative di riferimento sia italiane sia europee. Per quanto riguarda la canapa non rientrante nelle tabelle dell'UE, il riferimento normativo è il Dpr 309/90 che prescrive obblighi nei confronti del Ministero della Sanità che deve rilasciare apposita autorizzazione alle attività di coltivazione, vendita e possesso anche con THC al di sotto dello 0,6% (si considera che sebbene la dose ricavabile da una singola piantina non superasse i limiti THC, un'intera coltivazione andrebbe sicuramente oltre tale soglia di liceità penale, a prescindere dalla finalità di vendita o di uso personale).

Prodotti ricavati dalla cannabis legale in Italia

Dai semi della canapa si possono ottenere anche olio, tisane, biscotti, pasta, semi da consumare direttamente, integratori e così via; dalle fibre si possono ricavare derivati come ad esempio tessuti destinati all'abbigliamento oppure materiali di bioedilizia.

La legge definisce sicuro un prodotto a base di canapa con THC pari o inferiore allo 0.6% che data la concentrazione non genera effetti nocivi nè allucinazioni, non rientrando tra le sostanze psicotrope.

Dalla normativa parlamentare passiamo alla Corte di Cassazione che si è a più riprese occupata dell'argomento della cannabis legale in Italia: i derivati della canapa sfruttati nei campi dell'edilizia, della cosmetica, dell'abbigliamento sono da ritenersi sicuri, considerando le rispettive normative di settore da osservare; ma nel caso di oli, alimenti e infiorescenze è obbligatorio verificare il livello di THC presente. I controlli delle forze dell'ordine sono continui per assicurare la liceità e la sicurezza delle sostanze in commercio.

C'è poi da menzionare la coltivazione di canapa ornamentale: la pianta o le parti di essa commercializzate devono comunque provenire da un seme certificato in ottemperanza alla normativa di riferimento, e la cannabis in ambito farmaceutico, dove il THC può raggiungere una concentrazione più elevata pari all'8% per produrre medicinali da somministrare sotto prescrizione medica.

L'utilizzo personale di prodotti con THC superiore allo 0.6% è sempre illegale, a meno che non ci sia una ricetta del medico che ne prescriva l'utilizzo.

Cannabis legale in Italia, la destinazione d'uso

Le indicazioni sulle confezioni sono importantissime per conoscere le destinazioni d'uso di quello che viene acquistato e nel caso della marijuana legale in Italia, per avere la certezza che non si tratti di una sostanza idonea a "produrre, in concreto, un effetto drogante"

Per quanto riguarda i prodotti in commercio nel nostro paese, la cannabis è utilizzata nella produzione di alimenti, profumi, bevande, essenze, abbigliamento, infiorescenze: sono tutti casi in cui il THC deve rimanere entro i limiti.

Acquistando essenze, oli, spray e profumi derivati dalla canapa si potranno apprezzare particolari fragranze date dalla presenza dei terpeni derivati da cannabis legale in Italia, resine e oli contenuti nelle diverse varietà. Le migliori infiorescenze di cannabis light si riconoscono solitamente dalla colorazione che deve rientrare nei toni del verde e del viola. Per quanto riguarda altri elementi di valutazione circa la qualità delle infiorescenze provenienti da cannabis legale Italia, la abbondante presenza dei tricomi (piccolissimi cristalli bianchi visibili con una lente di ingrandimenti) sulla superficie dei fiori indica un prodotto sicuro, considerando che la loro presenza è inversamente proporzionale ai livelli di THC. Inoltre, per garantire qualità e corrispondenza del peso, dovrebbero essere assenti rametti, semi e foglie.

Uso terapeutico o ricreativo? La sicurezza della cannabis legale Italia

La canapa terapeutica è una materia prima destinata alla formulazione di medicinali: tali prodotti sono sottoposti ai rigidi controlli dell'AIFA (Agenzia italiana del Farmaco) e sono venduti solo previa prescrizione medica.

La marijuana legale a scopo ricreativo è pericolosa solo con concentrazioni di THC oltre la soglia legale e quindi si ritengono assolutamente sicure per la salute infiorescenze, oli, profumi: questi prodotti sono tutti destinati a generare effetti piacevoli e rilassanti propri della canapa, senza i rischi e le controindicazioni delle sostanze fuori legge.

Informazione pubblicitaria

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium