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Sanremo Ospedaletti | 04 luglio 2019, 13:31

Sanremo: cacciato da un residente, accolto dalla città della musica. L’artista di strada Andi Lios aprirà ‘Bravo Jazz’ e ‘Rock in the Casbah’ con un concerto in piazza San Siro

Iniziativa dell’associazione “Fare Musica” in accordo con l’assessore al Turismo Alessandro Sindoni e con il consigliere comunale Giuseppe Faraldi

Andrea Ruberto (Andi Lios)

Andrea Ruberto (Andi Lios)

È una storia a lieto fine quella del cantante artista di strada Andi Lios, al secolo Andrea Ruberto, minacciato e cacciato da via Matteotti, accolto a braccia aperte dalla città della musica.

L’associazione “Fare Musica”, storica organizzatrice delle rassegne di successo ‘Bravo Jazz’ (co organizzata con la cooperativa Dem'ART) e ‘Rock in the Casbah’, lo ha adottato artisticamente e gli affiderà un ruolo cruciale nel calendario estivo 2019. Andi Lios, martedì 23 luglio, suonerà sul palco di piazza San Siro per aprire le settimane delle due manifestazioni di punta di “Fare Musica”.

Il direttivo dell’associazione ha concordato l’iniziativa con l’assessore al Turismo Alessandro Sindoni e con il consigliere Giuseppe Faraldi, responsabile del regolamento per gli artisti di strada.

Abbiamo voluto accogliere Andrea nel concerto di apertura dei nostri eventi, nel solco della tradizione dell’associazione che, da più di vent'anni, promuove giovani e nuovi artisti da tutta Italia - dichiarano da “Fare Musica” - questa nostra iniziativa è stata subito promossa e accolta con entusiasmo dall'assessore Alessandro Sindoni che, ha più volte dichiarato di voler promuovere la musica live in città. Un segnale di impegno e un gesto di benevolenza condiviso per ribadire che Sanremo ama la musica e chi la fa, a partire dagli esordienti fino ai grossi nomi del panorama musicale”.

Andi Lios, molto apprezzato per la sua voce delicata ed elegante, raccoglie sempre un grande apprezzamento tra i turisti in via Matteotti ma, come abbiamo più volte raccontato nelle scorse settimane, a qualcuno la sua arte non è andata giù. Prima un’aggressione, poi le minacce da parte di un residente che usa le maniere forti per contrastare chi ha come arma solo la musica e una chitarra tra le braccia. Ora, finalmente, il giusto riconoscimento da parte della città della musica che, come è giusto che sia, rende merito alla musica.

Pietro Zampedroni

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