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Attualità | 04 giugno 2019, 16:22

Sanremo: mercoledì al Casinò la proiezione di 'Naby racconta', un documentario su migranti ed integrazione

"Naby è un ragazzo che vive a Sanremo, alla Pigna, il quartiere medievale della città. Manuela, la mamma, lo ha avuto dodici anni fa da Iba Faye, un senegalese giunto in Italia all’inizio del duemila...".

Iba Faye

Iba Faye

Mercoledì 5 giugno prossimo alle ore 16, nel teatro del Casino Municipale di Sanremo verrà proiettato il documentario “Naby racconta” di Piero Farina e Marisa Fogliarini con la partecipazione degli autori. Il documentario verrà proiettato dopo la cerimonia di chiusura dell'Anno Accademico 2018-19 dell’Università delle Tre età.

I promotori dell'iniziativa hanno raccontato così la sinossi: "Naby è un ragazzo che vive a Sanremo, alla Pigna, il quartiere medievale della città. Manuela, la mamma, lo ha avuto dodici anni fa da Iba Faye, un senegalese giunto in Italia all’inizio del duemila. Pittore e percussionista, dopo qualche difficoltà Iba riesce a integrarsi così bene nella realtà della Pigna, dove vivono molti altri immigrati, da rendersi quasi indispensabile alla vita sociale dell’intero quartiere. Due anni fa Iba si ammala di un male incurabile. Prima di morire concede una testimonianza filmata di alcuni momenti importanti della sua vita d’immigrato".

"Con Naby entriamo nella camera di suo padre, partecipiamo alle feste che Iba ha voluto si svolgessero nel luogo dove attende senza timore il proprio destino, con Naby conosciamo Adam, un bimbo di due anni figlio di un immigrato che in passato ha lavorato alla Pigna e che, per le scarse possibilità di lavoro, oggi è tornato al proprio paese. Manuela narra delle iniziali difficoltà vissute con Iba quando era insolito vedere una donna bianca fare coppia con un uomo dalla pelle nera, ricorda i giorni della malattia del suo compagno quando gli amici in visita entravano angosciati nella sua camera e appresso, dopo aver constatato la serenità del suo volto, ne uscivano col sorriso".

"Nel novembre scorso Iba muore e Naby con centinaia di persone partecipa alle esequie. La tumulazione avviene nel pieno rispetto della ritualità islamica ma a conclusione del rito, nel silenzio rispettoso di tutti, s’ode anche la preghiera cristiana del “Padre Nostro”. Ė un evento che commuove i credenti e che sorprende i laici posti di fronte a un momento di così alto valore morale e civile tolleranza. Le note del “Requiem” verdiano nel filmato sono poi un suggello di umanità condivisa che unisce i volti assorti in preghiera alla comunità senegalese, a Naby e all’amico Nicolò che escono assieme dal cimitero, alle immagini notturne della città vecchia in attesa di riprendere a vivere".

"Ė quanto accade subito dopo con molti bambini che partecipano a una tra le feste più riuscite della Pigna, emozione gioiosa, di grande significato, come tenere sono le immagini di repertorio dove Naby con l’aiuto di suo padre apprende a suonare lo djembè, strumento musicale che appartiene alla cultura africana, amato da Iba fino all’ultimo dei suoi giorni. Naby anche per volontà di suo padre presto andrà a visitare l’Africa ma ormai italiano per nascita, nelle ultime sequenze del docufilm, mostra di sentirsi pienamente radicato nel nostro paese".

C.S.

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