Sanremo: transito di moto e bici sui marciapiedi e lungo i vialetti a Sanremo, lettera di Rinaldo Sartore al Sindaco

Il nostro lettore Rinaldo Sartore ha scritto una lunga lettera al Sindaco di Sanremo, lamentando la presenza di moto e scooter su marciapiedi e vialetti della città ed anche il mancato intervento di alcuni agenti della Municipale, dopo la sua segnalazione in merito.

“Da quando mio nipote di sette anni d’età ha corso il rischio d’essere investito da un ragazzo in bicicletta sul marciapiedi della via dove risiedo, Corso Garibaldi – scrive Sartore - ho più volte chiesto ai Vigili Urbani di intervenire e sanzionare i trasgressori. Recentemente, ai ciclisti che hanno il vezzo di scorazzare lungo i marciapiedi, si sono aggiunti non pochi motociclisti. Ieri, lunedì 18 giugno, intorno alle 9.10 ho segnalato il malvezzo dilagante a tre agenti della Polizia Locale, in servizio in Corso Garibaldi, facendo loro notare che alcuni motociclisti percorrono, a motore acceso, tratti di marciapiedi o vialetti di giardini pubblici e parcheggiano sugli stessi. E dato che i tre agenti si stavano dirigendo dal Palafiori verso il Rondò Garibaldi, ho segnalato che sul tratto di marciapiedi antistante il Carrefour si sussegue in continuazione la sosta di motocicli. Ho fatto notare che i motociclisti, prima o dopo aver parcheggiato, transitano sul marciapiedi nei due sensi di marcia e in mezzo ai pedoni, dall’ingresso del Parking Garibaldi fino al vicino passaggio pedonale; ho pregato gli agenti di compiere il loro dovere allo scopo di tutelare la sicurezza dei cittadini, con particolare riferimento ai bambini. La risposta è stata affermativa”.

“Il tempo di acquistare il giornale in Piazza Colombo – prosegue Sartore - e mentre ritornavo verso la metà di Corso Garibaldi, ho nuovamente incontrato i tre agenti che stavano ritornando, a loro volta, verso il Palafiori; quindi ho chiesto loro se avessero verificato la mia segnalazione. La risposta, che non esito a definire beffarda, di uno dei tre agenti è stata: non siamo arrivati fino al Carrefour quindi non siamo intervenuti. In conseguenza della risposta ricevuta, ho contestato il reato di omissione d’atti d’ufficio, in quanto i motocicli in sosta sui marciapiedi erano diversi, a vista, anche nel punto dove eravamo, e ho chiesto i rispettivi numeri di matricola. Al che lo stesso vigile, per tutta risposta mi ha chiesto un documento d’identità. Ho prontamente consegnato la mia carta d’identità e solo dopo aver notato le mie generalità mi sono stati verbalmente comunicati i rispettivi numeri di matricola. Ho chiesto ai vigili per quale motivo non chiedono i documenti anche alle centinaia di extracomunitari clandestini che ogni giorno vendono in nero prodotti falsi con marchi contraffatti. La risposta è stata: ‘Perché loro, i clandestini, non ci chiedono il numero di matricola’. Non temo ritorsioni ma l’atteggiamento dei Poliziotti Locali mi ha turbato moltissimo, specialmente quando, prima del commiato, sempre il presunto capo squadra, mi ha intimato: ‘Si ricordi che noi siamo la sola autorità!’ Io ho aggiunto che avrei presentato un esposto in procura; quindi alle ore 9,28 ho chiesto alla stazione dei Carabinieri il loro intervento, anche par formalizzare un esposto. Ma la risposta è stata: ‘non possiamo fare multe per divieto di sosta; le prometto di telefonare al comando dei Vigili Urbani e chiedere il loro intervento’. Prima di questa vicenda, credevo di vivere in uno Stato di diritto ma ho constatato che alcuni sono fermi ai tempi del Marchese del Grillo. Ma in quale paese ci stiamo adattando a vivere? Non presenterò un inutile esposto; ho preferito scrivere questa lettera al Sindaco e ai giornali con la speranza di sensibilizzare i miei concittadini. Sanremo, i suoi abitanti ed i Turisti, meritano una città civile”.