La decisione definitiva verrà presa con tutta probabilità nella nuova riunione di domani fra i commercianti e le associazioni di categoria, ma la spaccatura fra i titolari di attività commerciali nella città alta rispetto alla costituzione del Civ, è pressoché evidente.
Malgrado siano ancora tutti molto abbottonati sulla questione, pare vi sia una netta spaccatura fra coloro che appoggiano e sposano assolutamente l’idea di costituire un Civ che possa contribuire al rilancio del centro storico, dal punto di vista commerciale e non solo; e chi invece non sembra ancora convinto delle potenzialità di questo strumento e vorrebbe maggiori garanzie sul ritorno in termini economici.
Tra le motivazioni principali che alimentano i forti dubbi di qualche commerciante, vi è anche la chiusura della scuola Cavour, cosa che secondo loro potrebbe avere conseguenze negative sulle attività del territorio, diminuendo fortemente il passaggio di persone nella città alta.
Dall’altra parte, però, vi è una parte di commercianti ancora convinta che i rilancio del centro storico possa passare dalla costituzione di un CIV, che ha voglia di contribuire ed essere protagonista - "per il profondo senso civico verso la nostra città" - e non comprende le perplessità in merito. "Hanno solo paura di investire economicamente" chiosano.
Decisiva sarà dunque la riunione di domani durante la quale verrà probabilmente presa una decisione definitiva e non è escluso che si possa comunque procedere alla costituzione del CIV solo con i commercianti che hanno dato la loro disponibilità.













